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Una review sulle scienze OMICHE nella gestione del paziente con sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno.La sindrome da apnea ostruttiva nel sonno (OSA) è una condizione caratterizzata dalla presenza di completo o parziale collasso delle vie aeree superiori durante il sonno, con conseguente frammentazione del sonno associata a rapidi episodi di ipossia intermittente (IH) e attivazione del sistema nervoso simpatico e dello stress ossidativo. L’OSA è associata ad un ampio spettro di patologie cardiovascolari, metaboliche, neurocognitive e comorbidità che appaiono particolarmente evidenti nei pazienti obesi, interessando entrambi i sessi in modo diverso e variando la gravità a seconda del sesso e dell’età. Negli ultimi anni, gli studi sull’OSA sono aumentati considerevolmente, ma nella pratica clinica, si tratta ancora di una malattia altamente sottodiagnosticata. Ad oggi, il gold standard per la diagnosi di OSA è la polisonnografia notturna (PSG). Tuttavia, poiché non è adatto ad un gran numero di pazienti, anche l’Home Sleep Test (HST) è un metodo diagnostico accettato. Attualmente, l’obiettivo principale della ricerca è quello di identificare metodi non invasivi per ottenere un sistema di screening altamente predittivo e non invasivo per questa categoria di soggetti. I lavori più recenti indicano che la ricerca in questo campo ha compiuto progressi significativi nell’identificazione di possibili biomarcatori in OSA, utilizzando approcci OMICI, in particolare nel campo della proteomica e della metabolomica. In questa review, analizziamo una lista di questi biomarcatori presenti in letteratura.Obstructive sleep apnaea (OSA) syndrome is a condition characterised by the presence of complete or partial collapse of the upper airways during sleep, resulting in fragmentation of sleep associated with rapid episodes of intermittent hypoxia (IH), activation of the sympathetic nervous system and oxidative stress. OSA is associated with a broad spectrum of cardiovascular, metabolic and neurocognitive comorbidities that appear to be particularly evident in obese patients, while affecting both sexes in a different manner and varying in severity according to gender and age. In recent years, studies on OSA have increased considerably, but in clinical practice, it is still a highly underdiagnosed disease. To date, the gold standard for the diagnosis of OSA is nocturnal polysomnography (PSG). However, since it is not well suited for a large number of patients, the Home Sleep Test (HST) is also an accepted diagnostic method. Currently, the major aim of research is to identify non-invasive methods to achieve a highly predictive, non-invasive screening system for these subjects. The most recent reports indicate that research in this field has made significant progress in identifying possible biomarkers in OSA, using -OMIC approaches, particularly in the fields of proteomics and metabolomics. In this review, we analyse these OMIC biomarkers found in the literature. |