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Nel contesto del candomblé di Bahia gli interdetti rituali, chiamati quizilas, svolgono un ruolo importante nella relazione di ordine simbolico che si costruisce tra l’iniziato al culto e le entità spirituali (orixás). La ricerca sul campo ha portato all’ipotesi che, oltre ai divieti associati ai pericoli di contaminazione e a quelli di natura collettiva, esistono interdizioni personali basate sulla sensibilità dell’adepto. Infatti, molti degli elementi associati ai fatti negativi vissuti dagli orixás nel tempo del mito producono, nell’attualità, delle reazioni negative negli iniziati, i quali possono avvertire disgusto, repulsione, intolleranza, soprattutto verso cibi. La relazione tra l’iniziato e l’orixá comporta, di fatto, una sorta de sovrapposizione di identità che si riflette nella sensibilità corporea dell’iniziato. Lo studio delle quizilas ha, pertanto, indicato l’importanza di una pratica etnografica incentrata sulla nozione di ‘corpo che sente’. In the context of the Candomblé of Bahia, ritual prohibitions, called quizilas, play an important role in the making of the symbolic relationship between the initiate and spiritual entities (orixás). Field research opened to the hypothesis that, in addition to the prohibitions associated with the risks of contamination and those of collective nature, there are individual prohibitions based on the sensitivity of the adept. Indeed, many elements associated with negative events experienced by orixás at mythological time produce, at present time, negative reactions in initiates, who may feel disgust, rejection, intolerance, especially towards food. The relationship between the initiate and orixá, therefore, involves a sort of overlapping of identity which is reflected in the initiate’s bodily sensitivity. The study of quizilas therefore indicated the importance of an ethnographic practice focused on the notion of “sensual body”. |
