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Dopo una breve ricognizione della presenza e del ruolo del linguaggio scientifico nella poesia italiana contemporanea, il contributo indaga un caso specifico di uso del lessico medico-scientifico in una raccolta poetica. Michele Sovente (1948–2011), conosciuto come autore “trilingue” che adopera l’italiano, il latino e il dialetto cappellese nella sua scrittura, comincia il suo percorso poetico usando esclusivamente l’italiano. Ciò detto, i primi libri di Sovente presentano numerosi termini provenienti da vari campi scientifici che testimoniano un interesse per la commistione linguistica. Tale vocabolario tecnico risulta particolarmente presente in Contropar(ab)ola, il secondo libro dell’autore, nel quale il lettore può leggere parole come ‘gerovital’, ‘gengivite’ o ‘emottisi’, ma anche termini della chimica (‘nitrile’) o della biologia (‘ozono’, ‘plantigradi’). Lo studio mira a chiarire le modalità d’impiego del lessico scientifico, adottato in chiave metaforica o nel rispetto dei suoi effettivi significati, al fine di mostrare come la terminologia scientifica possa essere utilizzata in contesti tematici diversi. |