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In this editorial, Alberto Gasparini, refounder of “Futuribili” in 1994, shows that 20 years after the demise of “Futuribili” there still is an increasing imperative to inform decision makers of the results of research on the future. While in the late 1970s there was a need to predict the future and come up with answers to social questions, in 1994 reality requires answers to the new questions posed by international changes triggered by the fall of communism. Under such conditions, it is necessary not only to study possible futures, but also to investigate impossible futures to identify their “almost impossible” sides and turn them into possible ones. The aims of new series “Futuribili” are, thus, to resume the project left suspended by Ferraro; gather new scholars around “Futuribili”; strengthen ties with journals such as “Futuribles” and “Futures”; pay close attention to new international themes; reorganise the journal’s structure around theme-based editions under the guidance of guest editors; be more a scientific and cultural forum than a narrowly academic publication and, last but not least, give priority to discussions, dialogue and research which could be linked to some of the international work of the Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG), just as the previous series of “Futuribili” under Ferraro had revolved around the Istituto per le Ricerche di Economia Applicata (IREA). Alberto Gasparini, rifondatore di “Futuribili” nel 1994, evidenzia con questo editoriale come, dopo vent’anni dalla scomparsa di “Futuribili”, si senta più che mai la necessità di offrire ai decision maker i risultati della ricerca sul futuro. Se alla fine degli anni sessanta vi era la necessità di prevedere un futuro per dare nuove risposte alle società, nel 1994 la realtà richiede nuove risposte da dare a un panorama internazionale che cambia per le transizioni innescate dalla caduta del comunismo. In queste condizioni non è necessario solo studiare dei futuri possibili, ma è fondamentale “perforare” i futuri impossibili per individuarne la parte “quasi” impossibile e trasformarla in possibile. Gli obiettivi di “‘Futuribili’ nuova serie” sono quindi: sollecitare il cammino lasciato in sospeso da Ferraro; raccogliere nuovi studiosi intorno a “Futuribili”; accentuare i rapporti con riviste come “Futuribles” e “Futures”; essere molto attenti ai nuovi temi internazionali; riorganizzare la struttura della rivista intorno a numeri tematici affidati a guest editor; portare “Futuribili” a essere una rivista più scientifica e culturale che strettamente accademica e, infine, valorizzare temi centrati su discussioni, dialoghi e ricerche che possano ruotare anche intorno ad alcune attività internazionali dell’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG), come nella precedente serie di “Futuribili” di Ferraro ruotavano sull’Istituto per le Ricerche di Economia Applicata (IREA). |