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Il presente lavoro analizza la narrazione dei beni ambientali e culturali della Puglia proposta dal mensile “Bell’Italia” dal maggio 1986 (data della sua fondazione) al maggio 2019. Dopo una visione d’as-sieme dei principali elementi formali e contenutistici della rivista, nonché dei cambiamenti occorsi alla sua struttura nel periodo in esame, si focalizza l’attenzione sui fascicoli che contengono uno o più articoli dedicati alla Puglia. Si cercherà di evidenziare come lo storytelling di “Bell’Italia”, attraverso un ampio corredo di foto, restituzioni cartografiche e ricostruzioni grafiche, arrivi a proporre una visione sistemica del patrimonio materiale e immateriale regionale, consentendo ai lettori/viaggiatori di dotarsi di una carta mentale del “tacco d’Italia” ricca non solo di “cose da vedere”, ma anche e soprat-tutto di “cose per capire” capaci di comunicare emozioni, esperienze e sensazioni uniche e irripetibili. This work explores the narrative of the environmental and cultural heritage of Apulia proposed by the monthly magazine "Bell'Italia" from May 1986 (date of its foundation) to May 2019. The article is divided into two parts; the first describes the main formal and content elements of the magazine and its changes over the years under review. The second part analyses only the issues containing one or more articles regarding Apulia. Through a large set of photos, cartographic returns and graphic reconstructions, the paper will try to highlight how the storytelling of “Bell'Italia” proposes a systemic vi-sion of the regional tangible and intangible heritage and whether it has allowed readers/travellers to create in their mind a map of the “Heel of Italy” rich in “things to see” and “things to understand” capable of communicating unique and unrepeatable emotions, experiences and sensations. |