Per una gestione Lean degli Accessi Vascolari
Autor: | Gianni Cappelli, Francesca Facchini, Andrea Bandera, Decenzio Bonucchi, Antonio R. M. Granata, Marcello Napoli, Monica Spina |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2013 |
Předmět: |
accessi vascolari
lcsh:Internal medicine media_common.quotation_subject Discount points lcsh:RC870-923 Gestione uremia Quality of life (healthcare) Added value Medicine Pharmacology (medical) Operations management Quality (business) Fistola artero-venosa Toyota Production System Empowerment lcsh:RC31-1245 media_common CVC business.industry Toyota Global strategy lcsh:Diseases of the genitourinary system. Urology Value stream mapping Dialisi Lean business |
Zdroj: | Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi, Vol 25, Iss 3 (2013) |
ISSN: | 2705-0076 |
Popis: | L'accesso vascolare per dialisi continua a sfuggire a una precisa organizzazione, capace di dare risposte al complesso problema demografico e clinico di pazienti comorbidi e sempre più anziani. Descriviamo l'intero processo gestionale alla luce dei principi del Lean Management (LM), filosofia gestionale divenuta un metodo di produzione industriale. I concetti cardine sono quelli di valore aggiunto per il paziente, di scarto (inteso come esposizione a un rischio) e di partecipazione del paziente e dell’ operatore alla revisione continua del prodotto (servizio) fornito. Si parte dalla materia prima (patrimonio vascolare), passando per la progettazione (riferimento tempestivo e controllo del territorio), la realizzazione chirurgica e il controllo del prodotto funzionante (monitoraggio). Per esempio, in termini consoni al LM, i CVC sono un magazzino troppo grande di parti di ricambio con un'elevata percentuale di difetti di produzione. La loro manutenzione (antibiotici, ricoveri, sostituzioni, trombolisi e stenting dei vasi centrali) costa molto e causa un elevato tasso di incidenti sul lavoro (per pazienti e operatori). Si tratta di un contratto non conveniente, perché serve a finanziare un'attività di scarso valore aggiunto e con un interesse passivo troppo elevato. Questo approccio richiede una crescita culturale che parte dalla creazione di un gruppo coordinato: gli attori sono stati più volte individuati (nefrologo, chirurgo vascolare, radiologo e infermiere di dialisi), ma spesso non esiste il coordinatore, che proponiamo di individuare secondo il modello organizzativo dei trapianti. Anche le Direzioni Sanitarie dovrebbero essere coinvolte in un cambiamento organizzativo cruciale per il contenimento prospettico dei costi. |
Databáze: | OpenAIRE |
Externí odkaz: |