In dialogo su libertà di espressione, riso e violenza

Autor: Clelia Bartoli
Přispěvatelé: Di Piazza, S, Spena, A, Emmanuelle Danblon, Lucie Donckier de Donceel, Marco Brigaglia, Mauro Serra, Giorgio Maniaci, Marco Mazzeo, Aldo Schiavello, Felice Cimatti, Franco Lo Piparo, Salvatore Di Piazza, Clelia Bartoli, Sebastiano Vecchio, Alessandro Spena, Francesca Piazza, Alessandro Tesauro, Gigi Spina, Clelia Bartoli
Jazyk: italština
Rok vydání: 2022
Předmět:
Zdroj: Parole cattive ISBN: 9788822913647
Popis: Il saggio si inserisce in un volume in cui dialogano filosofi del diritto e filosofi del linguaggio. Nello specifico lo scritto di Clelia Bartoli discute con quello di Salvatore Di Piazza il cui cuore tematico riguarda le dinamiche che si generano all’interno di un triangolo i cui vertici sono costituiti da tre concetti: il riso, la libertà di espressione e la violenza. L’argomentazione del filosofo del linguaggio usa come banco di prova un caso emblematico: «La satira à la Charlie Hebdo, ovvero la presa in giro irriverente, caustica e politicamente scorretta». Di Piazza debutta con un paio di domande: «si può ridere di tutto?» e «si può dire di tutto in un discorso connesso al riso?». In altri termini, l’autore domanda entro quali confini si può muovere la libertà di espressione che utilizzi il registro comico affinché non sia lesiva della libertà e della dignità altrui. Clelia Bartoli mostra come l’autore parta da una concezione liberale della libertà di espressione che dalla Rivoluzione francese in poi è la concezione dominante nella produzione normativa. Ma propone di affrontare il tema con una concezione della libertà di espressione differente, che non abbia a modello la pars condicio di matrice liberale, bensì il dialogo autentico che emerge dalla proposta ermeneutica di Gadamer. Da ciò deriverebbero implicazioni normative alternative per definire la libertà di espressione. The essay is part of a volume in which philosophers of law and philosophers of language dialogue. Specifically, Clelia Bartoli's paper addresses Salvatore Di Piazza’s writing whose thematic core concerns the dynamics generated within a triangle whose vertexes consist of three concepts: laughter, freedom of expression and violence. The philosopher of language's argument uses as a crucial case study: "Satire à la Charlie Hebdo, or the irreverent, caustic and politically incorrect mockery". Di Piazza debuts with a couple of questions: "can one laugh at everything?" and "can one say everything in a discourse related to humor?". In other words, the author asks within which boundaries freedom of expression using the comic register can be moved so that it is not detrimental to the freedom and dignity of others. Clelia Bartoli shows how the author starts from a liberal conception of freedom of expression, which from the French Revolution onwards is the conception that inspires most of the normative production. But she proposes to approach the issue with a different conception of freedom of expression, one that does not model itself on liberal idea of the “pars condicio”, but on the “authentic dialogue” as it emerges from Gadamer's hermeneutic proposal. This would give rise to alternative normative implications for defining freedom of expression.
Databáze: OpenAIRE