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Assessment of US ability to identify subcutaneous nodular lesions using conventional B mode imaging (CBMI) and tissue second harmonic imaging (THI).Three different types of equipment were used (Philips Envisor HDC, Philips HD 11 XE and GE Logic E) with 12-13 MHz probes and THI probes with variable frequency. One experienced operator studied 31 patients (24 women, 7 men, mean age 49 ± 15) with 52 subcutaneous nodular lesions of which 43 were palpable and 9 were nonpalpable. Statistical analysis was carried out using chi-square test.19/52 subcutaneous nodular lesions were hyperechoic, 10/52 were isoechoic and 23/52 were hypoechoic. Of the hyperechoic nodules, 8/19 (42%) (p 0.005) were not detected using THI, as they "disappeared" when THI was activated. Of the isoechoic nodules only 1/10 was not detected using THI, and of the hypoechoic nodules only 2/23 were not detected. Of the nodular lesions detected using CBMI and also using THI (41/52), 16/41 were shown more clearly using THI than using BMCI. No nodule was detected with the exclusive use of THI.The statistical significance of the "disappearing" lesions (p 0.005), mainly hyperechoic (42%), at the activation of THI must lead to a reconsideration of routine activation of THI during the entire US examination in the evaluation of subcutaneous lesions in order to avoid the risk of missing important lesions. The present results suggest that both BMCI and THI should be used in the study of subcutaneous lesions.Sommario INTRODUZIONE: È stata indagata la capacità di identificare con l’ecografia lesioni nodulari del sottocute sia con l’utilizzo dell’imaging convenzionale B mode (BMCI) che con la Tissutal Harmonic Imaging (THI). MATERIALI E METODI: Sono state utilizzate tre apparecchiature (Philips Envisor HDC, Philips HD 11 XE, e GE Logic E) con sonde da 12–13 MHz e THI a frequenza variabile. Da unico operatore esperto sono stati studiati 31 pazienti (24F, 7 M, età 49 ± 15) con 52 lesioni nodulari del sottocute di cui 43 palpatoriamente evidenti e 9 non evidenti. È stato utilizzato il test del Chi Quadro per l’analisi statistica. RISULTATI: 19/52 lesioni nodulari del sottocute hanno presentato ecostruttura iperecogena, 10/52 isoecogena e 23/52 ipoecogena. Dei noduli iperecogeni, 8/19 (p 0.005), 42%, non sono stati evidenziati con il THI, di fatto ‘scomparendo’ all’attivazione dell’armonica tissutale; degli isoecogeni solo uno non è stato individuato con il THI, e degli ipoecogeni solo 2/23. Delle lesioni nodulari evidenti anche con il THI (41/52) 16/41 erano evidenziate con maggiore nitidezza con l’utilizzo del THI vs BMCI (p 0.002). Nessuna lesione nodulare è stata scoperta con l’utilizzo esclusivo della THI. CONCLUSIONI: La significatività statistica della ‘scomparsa’ delle lesioni (p 0.005) soprattutto iperecogene (il 42%) con l’utilizzo della seconda armonica (THI) porta a riconsiderare l’utilizzazione di un preset con THI inserito per tutta la durata dell’esame nella valutazione delle focalità del sottocute, per non incorrere nel rischio di non visualizzare tali lesioni. Riteniamo quindi opportuno di considerare sempre l’utilizzo di entrambe le metodiche, sia della BMCI che del THI nello studio del sottocute. |