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Il lavoro analizza la scrittura letteraria nella rivista bilingue Legioni e Falangi. Rivista d’Italia e di Spagna/Legiones y Falanges. Revista mensual de Italia y de España, che si pubblica parallelamente, in Italia e in Spagna, tra il 1940 e il 1943 e rappresenta un esempio paradigmatico del ruolo svolto dalla stampa come arma di lotta a servizio della manipolazione ideologica. Focalizzandosi sui contributi letterari di una rivista di regime si mette pienamente a fuoco il processo di assimilazione che il sistema egemonico tenta costantemente di realizzare per aggiudicarsi, tramite l’adesione – reale o apparente, cosciente o incosciente – degli intellettuali tradizionalmente non omologati ad alcuna una lettura politica, il consenso del pubblico di lettori e della massa nel suo complesso. L’analisi dei testi è svolta adottando un approccio metodologico olistico e trasversale, in grado di coniugare parametri teorici provenienti dalla narratologia, dai Media Studies e, soprattutto, dai Cultural Studies. Lo studio mette a punto, pertanto, un primo tentativo di applicazione al testo letterario del modello della triade proposto da Raymond Williams al fine di sostenere l’esistenza di un rapporto dinamico all’interno dell’assetto culturale egemonico degli autoritarismi. Prendendo le distanze dalle letture critiche tradizionali, ci si prefigge, dunque, di riscattare la memoria di alcuni intellettuali lungamente emarginati a causa dell’orientamento politico dichiarato, in modo da offrire un’interpretazione alternativa della produzione letteraria spagnola presente sulla stampa di regime degli anni Quaranta, svelandone i dissidi irrisolti non solo sul piano individuale, bensì in relazione al meccanismo pervasivo di controllo della cultura svolto dal sistema dominante. |
