Perihepatic lymphadenopathy and the response to therapy in chronic hepatitis C patients☆

Autor: F. Carletta, M. Catacchio, S. Antonaci, G. Cotella, S. Longo
Jazyk: angličtina
Rok vydání: 2010
Předmět:
Popis: To determine whether ultrasound (US) findings of perihepatic lymphadenopathy in patients with chronic hepatitis C (HCV) are predictive of failure to achieve sustained virological responses (SVR) to treatment with pegylated interferon (PEG-INF) alpha and ribavirin.The study population included 89 patients with HCV treated with PEG-INF and ribavirin in 2003-2007. US scans and liver biopsies were performed at baseline; US was repeated during treatment and 6 months after its completion. Patients with SVRs at the 6-month follow-up were classified as responders; all others (those with no response or shorter responses) were considered nonresponders.Baseline US revealed perihepatic lymphadenopathy in 21.3% of the patients, and 31.6% of these patients were responders. In the responder subgroup, 16% of the patients experienced reductions in lymph node volume during treatment, whereas in the nonresponders, lymph node volume increased during treatment. In patients with no lymphadenopathy at baseline US, no lymph nodes were observed at US after the end of treatment, in either the responders or nonresponders.US is becoming increasingly important in the follow-up of chronic HCV patients. In our study, patients with hilar lymphadenopathy were usually nonresponders, and at the end of treatment their lymph node volume was significantly greater than that observed in the responder subgroup.Sommario INTRODUZIONE: Valutare nei pazienti affetti da epatopatia cronica HCV correlata in trattamento farmacologico, se il riscontro ecografico di linfonodi all’ilo epatico, abbia capacità predittiva sulla risposta virologica sostenuta (SVR). MATERIALI E METODI: Sono stati arruolati 92 pazienti afferiti dal 2003 al 2007 per trattamento con Interferone Pegilato (PEG-INF) alfa e Ribavirina. È stata effettuata la biopsia epatica pretrattamento e una ecografia prima, durante, e sei mesi dopo la sospensione della terapia. RISULTATI: Sono stati definiti Responders tutti i pazienti che hanno presentato una SVR per almeno 6 mesi dopo la fine del trattamento. Tutti gli altri sono stati definiti Non Responders. Una linfadenopatia all’ilo epatico è stata riscontrata nel 21,3% dei pazienti arruolati. Nell’ambito dei pazienti con linfadenopatia che hanno presentato una SVR si è osservato nel 16% una riduzione del volume dei linfonodi. Tra i Non Responders si è verificato l’aumento volumetrico. Tra i pazienti che all’inizio del trattamento non presentavano linfadenopatia, non vi è stato riscontro ecografico di linfonodi all’ilo dopo la sospensione, sia nei Responders che nei Non Responders. CONCLUSIONI: L’ecografia riveste un ruolo sempre più importante nel follow-up dei pazienti con epatopatia cronica. Nel nostro studio abbiamo rilevato una prevalenza di Non Responders nei pazienti con linfadenopatia all’ilo. Il volume dei linfonodi è maggiore alla sospensione del trattamento tra i Non Responders piuttosto che tra i Responders.
Databáze: OpenAIRE