Letters of the engraver Francesco Maria Gaetano Ghinghi (1689-1762) to Anton Francesco Gori
Autor: | Tassinari, Gabriella |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2011 |
Předmět: |
collezione Farnese
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Zdroj: | LANX. Journal of the Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici-Università degli Studi di Milano; No. 7 (2010); pp. 61-149 LANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici-Università degli Studi di Milano; N. 7 (2010); pp. 61-149 |
ISSN: | 2035-4797 |
DOI: | 10.6092/2035-4797/853 |
Popis: | Le lettere qui esaminate, conservate nella Biblioteca Marucelliana a Firenze, sono scritte da Napoli dal famoso incisore di pietre dure Francesco Maria Gaetano Ghinghi (1689-1762) al celebre erudito e antiquario Anton Francesco Gori. Esse sono ricche di interessanti notizie relative all’attività del Real Laboratorio delle Pietre Dure di Napoli, fondato nel 1737, di cui il Ghinghi fu il primo direttore, e coordinatore dell’équipe di artisti fiorentini che si erano trasferiti con lui. Il Ghinghi fornisce dati sulla circolazione di gemme a Napoli in quel periodo, sulle antichità di Ercolano (di cui il Gori fu uno dei primi a scrivere) e sulla permanenza a Napoli di Antonio Pichler, capostipite di una illustre famiglia di incisori, che il Ghinghi conosceva bene, perché entrambi lavoravano per il noto collezionista di gemme Philipp von Stosch. Inoltre, in un quadro di scarsa disponibilità di calchi riproducenti gemme della collezione Farnese, acquista gran valore l’invio di tali impronte da parte del Ghinghi al Gori, che così aveva gemme non documentate altrimenti. The letters analysed in this article, now in the Biblioteca Marucelliana in Florence, are written from Naples by the famous gem-engraver, Francesco Maria Gaetano Ghinghi (1689-1762) to the renowned scholar and antiquarian Anton Francesco Gori. They give very interesting news about the activity of The Laboratorio delle Pietre Dure in Naples, that began its production in 1738, formed by Ghinghi, the first Director, and the Florentine craftsmen who had come with him. Ghinghi offers informations to reconstitute gems’s circulation in Naples, in that period; relates about antiquities found at Herculaneum (Gori was one of the first writer of those excavations), and about Antonio Pichler in Naples, founder of illustrious gem-engravers’s family, who Ghinghi knew very well, because both worked for the famous collector Philipp von Stosch. One might ask if the Bourbons, jealous of their gems’s collection, were acquainted with Ghinghi sent casts of their intaglios, made by himself, to Gori, interested in the possession of gems unknown. |
Databáze: | OpenAIRE |
Externí odkaz: |