Anticoagulazione regionale con citrato nelle terapie sostitutive in Area Critica: 10 anni di esperienza dialitica di un singolo Centro

Autor: M. Pallotti, C. Venanzio, L.E. Nkouka, P. Maida
Rok vydání: 2011
Předmět:
Zdroj: Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi, Vol 23, Iss 4 (2018)
ISSN: 1724-5974
0394-9362
Popis: Oggigiorno, dopo vent'anni di esperienza il citrato può essere considerato a pieno titolo un vero anticoagulante alternativo all'eparina per le terapie sostitutive in Area Critica. L'anticoagulazione con citrato è regionale, perché viene anticoagulato solo il circuito extracorporeo con risparmio della coagulazione sistemica del paziente. Dal 2001 abbiamo utilizzato per i pazienti afferenti alla Terapia Intensiva DEA /Grandi Traumi (ICU), con danno renale e necessitanti di trattamento sostitutivo ad alto rischio emorragico o sanguinamento in atto (per la maggior parte pazienti con grandi traumi, grandi ustionati “GU”), un protocollo di anticoagulazione regionale con citrato in emodiafiltrazione continua (CWHDF), intermittente prolungata a 7–11 ore (I-HDF) e coupled plasma-filtration adsorption (CPFA-HF). Nel periodo 2001–2010 sono stati trattati 283 pazienti, di cui 133 pazienti con citrato (69 GU, 64 ICU), per un totale di 1265 giorni di dialisi (647 giorni GU, 618 giorni ICU). Le sedute di CPFA-HF sono state in totale 238, di cui 58 con citrato. Il protocollo adottato si è rivelato sicuro (nessun episodio di ipocalcemia grave) ed efficace (sopravvivenza dei circuiti superiore con citrato che con eparina). Il monitoraggio del iCa++ sistemico e del circuito extracorporeo tramite emogasanalisi e dosaggio delle citratemie si è rivelato fattibile e di facile gestibilità anche durante le ore notturne con la fattiva collaborazione del personale infermieristico delle ICUs.
Databáze: OpenAIRE