Fattori protettivi e di rischio del processo di auto-oggettivazione: una ricerca cross-culturale
Autor: | Gattino, Silvia, Fedi, Angela, Rollero, Chiara, Boza, Mihaela, Brytek-Matera, Anna, Czepczor-Bernat, Kamila, Lemoine, Jérémy E., Wilson, Emma L. |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2019 |
DOI: | 10.6092/1827-9198/6661 |
Popis: | L’auto-oggettivazione si verifica quando gli individui si considerano come oggetti da guardare e valutare in base all’apparenza. Le conseguenze psicologiche di tale processo sono state dimostrate da un’ampia letteratura, ma i suoi antecedenti restano poco esplorati. Lo studio indaga i potenziali correlati dell’auto-oggettivazione in una prospettiva cross culturale. 2566 adulti (54% F; età media=33.78; DS=9.15), Italiani (14.2%), Romeni (19%), Polacchi (31.3%), Inglesi (14.3%) e Iraniani (21.1%), hanno compilato un questionario che rilevava: l’auto-oggettivazione (Body Shame e Body Surveillance); l’interiorizzazione degli standard di bellezza dei media; l’autostima; l’influenza degli altri significativi; le caratteristiche socio-anagrafiche e il BMI. I dati sono stati analizzati separatamente per i 5 paesi attraverso modelli di regressione. Dai risultati è emerso che Body Shame e Body Surveillance sono associate ad aspetti individuali – psicologici e fisici – e socio-culturali, il cui ruolo pare variare nei diversi paesi. Nello specifico, variabili chiave risultano essere l’autostima e l’interiorizzazione degli standard di bellezza proposti dai media, soprattutto in riferimento alla vergogna corporea. Al fine di promuovere fattori di protezione che contrastino l’auto-oggettivazione, sembra dunque necessario identificare elementi comuni e specifici dei diversi contesti culturali. La camera blu. Rivista di studi di genere, N. 21 (2019): About genders |
Databáze: | OpenAIRE |
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