Stato dell’arte dell’Ematologia di Laboratorio in Italia: il questionario GdS E SIMeL 2013
Autor: | Anna Maria Cenci, Piero Cappelletti, Valentino Miconi, Bruno Biasioli |
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Rok vydání: | 2015 |
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Zdroj: | La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine. 11:34-46 |
ISSN: | 2039-6821 1825-859X |
DOI: | 10.1007/s13631-015-0080-8 |
Popis: | Il GdS E SIMeL ha regolarmente monitorato lo stato dell’arte dell’ematologia di laboratorio in Italia attraverso rilevazioni formali e informali durante i Corsi residenziali dal 1991 in poi. Nel 2012–2013 il GdS E SIMeL ha inteso condurre un’indagine in una piu vasta platea rappresentativa delle diverse realta dei laboratori di ematologia in Italia. A un Questionario di 24 item, costruito ad hoc e distribuito in due Convegni e due Corsi Residenziali di Ematologia, ha risposto un campione di 148 laboratori. Il campione e stato inoltre suddiviso in 3 gruppi geografici—Nord-Est (n. 26), Centro-Sud (n. 23) e Centro-Nord (n. 32)—e in 4 gruppi dimensionali: ospedali 800 pl (n. 23). Il quadro complessivo fotografa una realta strutturale differenziata tra Nord-Est, Centro-Nord e Centro-Sud per complessita (dimensioni, cliniche, POCT), penetrazione di tecnologia (web, middleware) e progressione verso riorganizzazioni ospedaliere (piu sedi). L’attivita ematologica, come numero giornaliero di esami emocromocitometrici, e molto dispersa e con scarsa correlazione con le dimensioni della struttura ospedaliera, espressa dal numero di posti letto. L’attivita dell’ematologia di laboratorio e rivolta principalmente all’esecuzione di esami emocromocitometrici, sulla base del binomio citometria-morfologia, della VES (100%), degli esami della coagulazione (90%). Piu della meta si occupa di diagnostica delle emoglobinopatie, circa un terzo di diagnostica citofluorimetrica e ≈10% di diagnostica midollare. Le ultime due attivita sono prevalentemente allocate negli ospedali intermedi e, leggermente meno, in quelli grandi, dove si seguono, seppure in percentuali contenute, anche citogenetica e diagnostica molecolare. Analoghe riflessioni possono essere fatte per l’attenzione verso la revisione microscopica degli esami emocromocitometrici, la cui media giornaliera e circa 5%. La diagnostica morfologica e alla portata di tutti, ma diventa stimolante in presenza di casistica e di integrazione con altre diagnostiche, come avviene prevalentemente negli ospedali intermedi. Il rapporto con la tecnologia e piuttosto “fiduciario”, specialmente negli ospedali piu piccoli o molto grandi: i dati prodotti dagli strumenti (in particolare i piu noti come RDW) sono la principale guida per validare e interpretare l’esame emocromocitometrico o per selezionare le revisioni microscopiche e vengono ampiamente refertati. Le linee guida del GdS E SIMeL sono seguite dai due terzi dei rispondenti. Cio pone, da un lato, l’obiettivo di un nuovo sforzo di diffusione e, dall’altro, di una possibile revisione di alcune raccomandazioni. Le indicazioni dell’Accreditamento/Certificazione rivolte alla standardizzazione e codifica dei processi appaiono ampiamente disattese. Criteri di revisione e commenti sono dichiarati come standardizzati, ma per lo piu non sono codificati, se non negli ospedali intermedi e a Nord-Est. La loro condivisione con i clinici e particolarmente bassa e va di pari passo al dato dichiarato di feedback/audit, inferiore al 30%. Inoltre, meno del 30% dei rispondenti inizia autonomamente percorsi di approfondimento. Un dato incoraggiante e l’affermarsi nell’ambito della comunicazione dell’uso delle e-mail. Negli ospedali con adeguata casistica e che mantengono capacita di interrelazione all’interfaccia clinica-laboratorio, si sviluppano settori di ematologia di laboratorio multidisciplinari e in grado di definire in modo pressoche completo il caso ematologico. Vi e un utilizzo non sempre critico della tecnologia; i processi di standardizzazione delle procedure e lento; l’adesione alle linee guida sul referto puo essere migliorata. Il lavoro all’interfaccia clinica-laboratorio e limitato sostanzialmente alla stesura di commenti e, in parte, di suggerimenti diagnostici e pare non rappresentare (ancora) il punto centrale dell’attivita dei Laboratori di Ematologia. |
Databáze: | OpenAIRE |
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