L’invenzione dell’ontologia cartesiana nelle interpretazioni del Novecento

Autor: Giulia Belgioioso
Rok vydání: 2009
Předmět:
Zdroj: Quaestio. 9:113-152
ISSN: 2295-9033
1379-2547
DOI: 10.1484/j.quaestio.1.100700
Popis: Il mio compito e insieme semplice e difficile. Semplice per due ragioni: in quanto assume come base di partenza la lettura dei testi cartesiani; e in quanto saranno questi testi, documentando la presenza o l’assenza di alcuni sintagmi come quelli di ‘metafisica’ o di ‘ontologia’ a provare che il mio assunto e errato; o al contrario, a corroborarlo. Da questa premessa deriva, come conseguenza, che l’espressione «invenzione dell’ontologia», da me adoperata nel titolo di questo intervento, va considerata, e in senso strettamente etimologico, “scoperta” degli interpreti recenti, oppure un qualcosa che gli interpreti hanno trovato con l’inventiva, con la fantasia. Piu vicino, in questa seconda accezione, al significato che e presente nel lessico cartesiano in espressioni: «esprit et invention» o «invention de la tangent». In tal senso, gia nel 1995, Jean-Luc Marion precisava come nel caso di Descartes non si potesse parlare di ontologia, giacche il filosofo neanche adopera una parola che, del resto, proprio allora stava entrando in uso ad opera di Goclenius (1613) e Clauberg (Ontosophia, 1647 o 1656) nel preciso significato di teoria della conoscenza, o del conoscibile; in particolare per Clauberg, l’ontologia non attiene all’ens o alla substantia, ma al “pensabile”, al cogitabile1. Difficile perche mi impone un’analisi sia dei testi “cartesiani” di Heidegger, sia della letteratura heideggeriana ove i testi cartesiani di Heidegger sono stati messi a tema, anche in senso critico. Un’impresa questa che nelle due direzioni in cui si muove non e certo, anche dal solo punto di vista della mole, agevole. A cio si aggiunga che nella prima direzione, ossia dal punto di vista dei testi “car
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