Gestione dell’infarto cerebrale acuto

Autor: Benoit Guillon, M Sévin, F Toulgoat, Romain Bourcier, S de Gaalon, A Gaultier-Lintia
Rok vydání: 2016
Předmět:
Zdroj: EMC - Neurologia. 16:1-22
ISSN: 1634-7072
DOI: 10.1016/s1634-7072(16)80382-7
Popis: L’infarto cerebrale e un’urgenza terapeutica come l’infarto miocardico. La diagnosi si sospetta clinicamente davanti a un improvviso deficit neurologico focale ed e confermata dalla diagnostica per immagini, in primo luogo dalla risonanza magnetica (RM). L’obiettivo principale e di ripristinare il piu rapidamente possibile una corretta perfusione nel territorio in sofferenza ischemica, per preservare il massimo di neuroni. Sono stati compiuti notevoli progressi negli ultimi anni, grazie alla ricanalizzazione chimica (trombolisi sistemica somministrata entro 4 ore e 30 minuti), associata o meno alla trombectomia meccanica. Per permettere al massimo numero di pazienti di beneficiare di questo approccio, la gestione deve inserirsi in una filiera organizzata e coordinata. Questa filiera comprende una fase preospedaliera (identificazione di sintomi, allarme e trasporto del paziente) e una fase ospedaliera per la diagnosi in urgenza e l’attuazione del trattamento. Le unita neurovascolari sono le strutture dedicate alla gestione in urgenza degli accidenti vascolari cerebrali (AVC) e assicurano il ruolo di coordinamento della filiera. Esse possono anche assicurare un ruolo di consulenza a distanza attraverso la telemedicina. Oltre alle tecniche di riperfusione, l’attuazione di misure terapeutiche non specifiche ma ben identificate permette di ridurre la morbimortalita legata agli infarti: mantenimento delle funzioni respiratoria, cardiaca ed emodinamica e dell’equilibrio idroelettrolitico e glicemico e prevenzione, screening e, se necessario, trattamento delle complicanze neurologiche o generali (edema cerebrale, trasformazione emorragica, recidiva precoce, epilessia, infezioni, malattia tromboembolica venosa, ecc.). Nonostante numerosi studi terapeutici, la neuroprotezione cerebrale e ancora in fase di ricerca. L’informazione del grande pubblico sul riconoscimento dei segnali di allarme e sulla necessita di far scattare in urgenza un allarme, cosi come l’adattamento del sistema di cure ai tempi pre- e intraospedalieri, sono gli obiettivi da raggiungere per migliorare ulteriormente la gestione degli infarti cerebrali.
Databáze: OpenAIRE