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In proctologia i motivi di richiesta di una visita in urgenza sono caratterizzati dal dolore. Questo e essenzialmente secondario a un accidente di trombosi emorroidaria, a una ragade o a un ascesso. Le rettorragie sono una fonte piu rara di emergenza proctologica. La diagnosi si basa sull’esame clinico e sull’anoscopia. Gli esami di laboratorio sono inutili. In caso di malattia emorroidaria l’escissione di una trombosi emorroidaria esterna puo rapidamente migliorare lo stato del paziente. Il trattamento medico della malattia emorroidaria non esiste e la sua unica indicazione e la politrombosi emorroidaria interna esteriorizzata ed edematosa; si basa allora, per via orale, sugli antinfiammatori non steroidei, sui flebotonici, sugli analgesici e, localmente, su pomate e supposte a base di eparina-idrocortisone. In caso di fallimento di questo trattamento non bisogna esitare a ricorrere alla chirurgia. Le altre manifestazioni (rettorragie e prolasso poco importante) possono beneficiare di varie tecniche strumentali (sclerosi, infrarossi e legatura elastica) che hanno dei risultati comparabili. Occorre tuttavia precisare che, in caso di prolasso emorroidario da sforzo o continuo, la sola soluzione efficace resta l’emorroidectomia. Il trattamento medico della ragade anale (pomata e supposta senza corticosteroidi, lassativi e antalgici) consente la cicatrizzazione, nella stragrande maggioranza dei casi. Tuttavia, bisogna sapere che esiste una malattia ragadica vera e propria, con crisi frequenti. In questo caso la soluzione migliore e quella chirurgica. La nostra preferenza va all’anoplastica senza leiomiotomia piuttosto che alla sfinterotomia laterale, la cui ripercussione sulla continenza anale e lungi dall’essere trascurabile. In caso di suppurazioni anali il trattamento e sempre chirurgico; tuttavia, nella fase di ascesso, quando questo e colliquato, un’incisione in ambulatorio migliora rapidamente lo stato del paziente. Questo trattamento dipende dall’eziologia; la classificazione si basa sui rapporti con il retto e con il canale anale. Il trattamento delle suppurazioni indipendenti dall’anoretto (fistola pilonidale e malattia di Verneuil) e la dissezione-exeresi in blocco delle lesioni. Le suppurazioni la cui origine e a livello del canale anale sono dominate dalle fistole anali (71%), la causa piu frequente delle suppurazioni anoperineali. La classificazione delle fistole e in funzione del loro rapporto con l’apparato sfinterico. Il trattamento di una fistola anale ha essenzialmente due obiettivi: da una parte, estinguere la suppurazione ed evitare la recidiva trattando la cripta responsabile e, dall’altra, rispettare la continenza anale legata all’apparato sfinterico ma anche all’architettura anorettale, il che porta, a volte, a suddividere i tempi operatori. Cosi, le fistole trans-sfinteriche superiori o soprasfinteriche richiedono due tempi chirurgici. |