Confini porosi, spazi di frizione, luoghi in transizione: l’Europa e le migrazioni internazionali
Autor: | Amato, Fabio, Zaccaria, Anna Maria, Vitale, Anna Maria |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2020 |
DOI: | 10.6092/2723-9608/6950 |
Popis: | Il considerevole afflusso di migranti forzati e rifugiati nello spazio europeo cui si è assistito negli ultimi anni problematizza il quadro conoscitivo delle teorie sociali, decostruendo molte delle tradizionali categorie esplicative ed imponendone il ripensamento. Le nuove geografie migratorie modificano l’esperienza sociale dello spazio e interrogano, in particolare, le modalità attraverso cui le scienze sociali hanno immaginato la spazialità: confine, luogo, città, campagna, paesaggio, appartenenza. Le riflessioni sul tema, per quanto forti di prospettive disciplinari articolate, non riescono a reggere se non attraverso una logica che sia concretamente transdisciplinare (Brettell, Hollifield, 2014), essendo ormai condivisa l’idea di vivere in una vera e propria “era delle migrazioni” a prescindere dalle quantità e dalle percentuali che si possono registrare (Castles, De Haas, Miller, 2014). Nell’ultimo ventennio si è prodotta una letteratura sconfinata sul tema che, a differenti scale geografiche, ha cercato di sintetizzare a dimensione planetaria il fenomeno oppure guardando ai singoli Stati, assumendo la prospettiva dei luoghi di arrivo o delle vicende delle comunità in movimento fino ad arrivare alle storie di vita personali oppure di singoli quartieri. Le prospettive hanno seguito approcci diversi e, soprattutto, prospettive che enfatizzavano alcuni dei volets consueti con cui si legge questo fenomeno: il lavoro, l’abitare, la riproduzione sociale. Fuori Luogo. Rivista di Sociologia del Territorio, Turismo, Tecnologia, V. 2 N. 2 (2017): Confini porosi, spazi di attrito, luoghi in transizione: Europa e migrazioni internazionali |
Databáze: | OpenAIRE |
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