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Riassunto I movimenti anomali secondari rappresentano un vasto insieme semeiologico, che puo essere scomposto precisamente in sottogruppi, a seconda della tipologia del movimento anomalo (tic, distonia, corea/ballismo, miocloni, atetosi, ecc.), per orientare meglio l’iter diagnostico. Sono caratterizzati da una grande diversita delle loro eziologie, la cui caratteristica comune e che, il piu delle volte, derivano da disfunzioni all’interno dei circuiti motori dei gangli della base. L’iter diagnostico generale, di fronte a un movimento anomalo secondario, avviene in diverse fasi. Un primo passo clinico indispensabile nell’indagine eziologica consente di raccogliere informazioni pertinenti (modalita di installazione, indagine sui trattamenti e sui tossici potenziali) e di analizzare la patologia del movimento e le anomalie neurologiche associate. Esso e, poi, rinforzato dalla registrazione video del movimento anomalo in condizioni ottimali (inquadratura, illuminazione, suono, ecc.) e con il consenso del paziente. La diagnostica per immagini morfologica e un momento importante (risonanza magnetica), completato da un bilancio laboratoristico orientato. Le eziologie sono molteplici (ipossia-ischemia, sclerosi multipla, infezioni, autoimmunita inclusi gli anticorpi antineuronali, disturbi metabolici, intossicazioni, effetti indesiderati dei farmaci). La gestione terapeutica dei movimenti anomali secondari, multidisciplinare, si basa sulla loro valutazione e sul loro impatto funzionale. I trattamenti farmacologici sono numerosi e il livello di prova a sostegno della loro efficacia e, generalmente, basso. La tossina botulinica puo essere proposta per i movimenti anomali focali e, nei casi piu gravi, la neurochirurgia funzionale. |