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Il volume rende conto di una ricerca che ha esplorato la presenza/assenza maschile nei servizi della prima infanzia, attraverso le biografie di alcuni uomini (educatori e maestri) che, superando le ‘gabbie di genere’, ricoprono incarichi professionali strettamente legati alla cura dei/delle più piccoli/e. Si sono indagate le traiettorie di vita di tali soggetti, per intercettarne le motivazioni che hanno consentito loro di scegliere mansioni tradizionalmente considerate ‘femminili’. Un’attenzione specifica è rivolta anche al tema della cura come paradigma che contiene pensieri e azioni di prevenzione alla violenza di genere e alla violenza tout court. Il lavoro si avvale di una ricognizione statistica rispetto alle presenze nei servizi dell’infanzia nel contesto europeo, con uno sguardo longitudinale sull’Italia. Le storie di vita sono raccolte attraverso interviste biografiche e sono restituite in forma narrativa in specifici box; sono poi rilette attraverso alcuni temi chiave che emergono anche dalla letteratura internazionale: ibridazione delle mascolinità, statuto della professione, corpo ed emozioni, l’ombra della pedofilia. Alle interviste si affianca la realizzazione di due focus group con padri e madri, per raccogliere altri punti di vista su questioni topiche del dibattito. Laddove il senso comune – soprattutto in Italia – dà per scontata la presenza esclusiva delle donne come caregiver, ci pare interessante andare a ‘cercare’ i (pochi) maschi che ci sono, per attestarne la presenza e, soprattutto, per raccogliere contro-narrazioni – anche tra dalle famiglie – che diano conto e maggior legittimità alla responsabilità maschile nella cura. Evidenziare che entrambi i sessi possono e devono condividere il compito della cura contribuisce a una visione socio-culturale nella quale diversità e differenze non vengano pensate e socializzate in forma gerarchica ma gilanica. The book presents the results of a research exploring male presence/absence in Early Childhood Education (ECE), through the biographies of ten men (educators and teachers) who, overcoming the ‘gender cages’, take care of children aged 0-6. The life trajectories of these men have been analysed, in order to investigate the motivations of this professional choice traditionally considered to be ‘female’. Specific attention is also paid to caring as a paradigm to prevent gender-based violence and violence tout court. The book presents statistical data about presences in ECE in the European context, with a specific focus on Italy. Life stories are collected through biographical interviews and are reported in specific boxes and analysed through key-themes of international literature (e.g. hybridization of masculinity, body and emotions, the shadow of paedophilia). We also carried out two focus groups with fathers and mothers to collect other points of view on topical issues of the debate. Where common sense - especially in Italy - takes for granted the exclusive presence of women as caregivers, it seems interesting to us to ‘look for’ those (few) males and to collect counter-narratives among them and families, giving account and legitimacy to male responsibility in early child caring. Highlighting both sexes can and should share the task of caring contributes to a socio-cultural vision in which diversity and differences are not thought and socialized in a hierarchical but in a gylanic way. |