‘Soltanto le montagne non si incontrano’. Buone pratiche per il recupero di colture/culture locali fra tradizione e innovazione
Autor: | Bonato, L. |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2021 |
Předmět: |
revitalization
sostenibilità biodiversità comunità locale sustainability GN1-890 entrepreneurial culture sostenibilità biodiversità comunità locale rivitalizzazione cultura imprenditoriale Ethnology. Social and cultural anthropology HM401-1281 GN301-674 Anthropology cultura imprenditoriale Sociology (General) local community rivitalizzazione biodiversity |
Zdroj: | Archivio Antropologico Mediterraneo, Vol 24, Iss 23 (2021) |
ISSN: | 2038-3215 |
Popis: | Le aree alpine negli ultimi decenni del Novecento sono state testimoni di un notevole processo di spopolamento: gli effetti sull'ambiente causati dall'abbandono delle pratiche agropastorali si sono estesi oltre la dimensione locale, cambiando i caratteri del paesaggio e le tradizioni culturali e trasformando queste aree in terre marginali. Ma da qualche anno nell’intero arco alpino esistono diverse realtà che stanno cercando di reintrodurre differenti tipi di coltivazioni storicamente documentate: ad esempio la segale, cereale di montagna per eccellenza che, pur non essendo originaria delle Alpi, era indispensabile e fondamentale per l’alimentazione e per la quotidianità fino agli anni ’50 del secolo scorso. Il suo recupero, che è al contempo economico, culturale e turistico, gioca un ruolo significativo – e fortificante, a mio parere – nell’interazione, nella collaborazione e negli scambi tra le comunità locali e funziona da trait d’union fra tradizione e contemporaneità. Questo esempio sarà utile a mostrare che la reintroduzione di coltivazioni locali e storicamente documentate, se rivitalizza l’economia regionale e al contempo tutela l’ambiente, permette di porre l’accento sul fatto che indagare lo spazio alpino attraverso l’implementazione di modelli di sostenibilità culturale ed economica, enfatizzando la rete relazionale e rafforzando l’integrazione e il comportamento attraverso la conoscenza-apprendimento-ricordo, coinvolge le comunità locali in un ruolo più attivo nella società. In the last decades of the 20th century, the Alpine areas have witnessed a remarkable process of depopulation: the effects on the environment caused by the abandonment of agro-pastoral practices have extended beyond the local scale, changing the characteristics of the landscape and cultural traditions and transforming these areas into marginal lands. For some years now, however, there have been a number of projects throughout the Alps that are attempting to reintroduce different types of historically documented crops: for example, rye, a mountain cereal par excellence which, although not native to the Alps, was essential for food and everyday life until the 1950s. Its recovery, which is at once economic, cultural and touristic, plays a significant – and, in my opinion, fortifying – role in interaction, cooperation and exchanges between local communities and acts as a link between tradition and the present day. This example will be useful to show that the reintroduction of local and historically documented crops, if it revitalises the regional economy and at the same time protects the environment, will allow us to emphasise that investigating the Alpine space through the implementation of models of cultural and economic sustainability, emphasising the relational network and strengthening integration and behaviour through knowledge-learning-remembering, involves local communities in a more active role in society. |
Databáze: | OpenAIRE |
Externí odkaz: |