The brick furnace of Pisciotto Country, in Scicli: an example of 'human disaster'

Autor: FIRRONE, Tiziana Rosa Luciana
Přispěvatelé: Firrone, T.
Jazyk: angličtina
Rok vydání: 2017
Předmět:
Popis: La fornace in contrada Pisciotto in Scicli: un esempio di "disastro umano" La Fornace Penna in Contrada Pisciotto, a Scicli è oggi un imponente ed elegante rudere dalla suggestiva bellezza, sfiorita e mortificata dal trascorrere del tempo e dall’incuria dell’uomo. Lo splendido paesaggio che faceva da sfondo al manufatto, è oggi deturpato da costruzioni abusive e da villaggi turistici ad alta ricettività; mentre lo sperone roccioso dal quale un giorno svettava l’alta ciminiera, si è trasformato in "luogo del cinema", vincolo che insieme a molti altri in realtà poco hanno fatto per la salvaguardia di questo bene. Il tempo sembra essersi fermato ad una notte di fine gennaio del 1924 (forse 1926), quando l’intero opificio venne avvolto dalle fiamme di un incendio di natura dolosa che ne ha arrestato per sempre la fiorente attività produttiva. La natura si è lentamente riappropriata di quell’area, invadendo gli spazi occupati un tempo dalle strutture murarie ormai cadenti. L’inarrestabile degrado e il disinteresse delle amministrazioni locali hanno fatto il resto: la struttura maestosa dello stabilimento si disintegra lentamente e le sue bianche pietre di calcare duro, composte con mirabile maestria dagli artigiani del tempo, tornano a riconquistare il suolo. Oggi la fornace Penna è uno dei più interessanti esempi di Archeologia Industriale in Sicilia, oggetto di grande interesse culturale e di infinite polemiche e diatribe sui possibili interventi volti al recupero, al restauro di mantenimento o soltanto alla messa in sicurezza dell’impianto ma che, purtroppo, interessi privati e lungaggini burocratiche ostacolano inesorabilmente. The brick kiln Penna in Pisciotto Country, Scicli, is now a stately and elegant ruin by striking beauty, faded and mortified by the passing of time and by the neglect of man. The Beautiful scenery which formed the backdrop for the artifact, is now disfigured by illegal constructions and tourist villages with high receptivity; while the rocky outcrop from which one day stood the high smokestack, became "site of cinema", a bond that along with many others, in fact, have done little for the safeguard of this place. Time seems to have stopped in a night at late January 1924 (or 1926), when the whole factory was engulfed in flames of an arson fire that has stopped forever the flourishing productive activity. Nature has slowly regained possession of that area, invading the space occupied, at one time, by the walls crumbling by now. The relentless degradation and the bureaucratic delay did the rest: the majestic structure of the settlement slowly disintegrates and its white stones of hard limestone, composed with wonderful skill by the artisans of the time, return to regain the ground. Today the brick kiln Penna is one of the most interesting examples of industrial archaeology in Sicily. It is the subject of great cultural interest and endless polemics and quarrels about possible interventions aimed at recovering maintenance, restoration or only at the safety of the plant, but unfortunately private interests and administrative complications hinder and delay any initiative.
Databáze: OpenAIRE