Geological-stratigraphical and geomorphological study of the coastal sector between the Trigno river and Fortore river

Autor: Bracone, Vito
Přispěvatelé: Rosskopf, Carmen Maria, Aucelli, Pietro P.C.
Jazyk: italština
Rok vydání: 2010
Předmět:
Popis: Lo studio geologico-stratigrafico e geomorfologico nel settore costiero compreso tra i fiumi Trigno e Fortore ha permesso di definire l’evoluzione quaternaria dell’Avanfossa appenninica plio-pleistocenica. In particolare, sono state definite: le caratteristiche stratigrafiche e sedimentologiche della successione sedimentaria, i rapporti tra tettonica e sedimentazione e le principali sequenze morfoevolutive del paesaggio. La dettagliata analisi stratigrafica e di facies, in particolare, ha consentito di delineare un chiaro quadro stratigrafico per tutto il settore analizzato e di definire i principali ambienti deposizionali. La sovrapposizione verticale delle associazioni di facies (offshore, offshore transition, lower shoreface, upper shoreface, foreshore, backshore, mouth bar, alluvial fan, braided plain e flood plain) testimonia la tendenza regressiva che caratterizza la successione sedimentaria. Tale tendenza è confermata dal passaggio circalittorale esterno/batiale-infralittorale, nei termini inferiori argillosi della successione. Tali dati mostrano una transizione dal basso verso l’alto da depositi marini di piattaforma (Argille di Montesecco) a depositi costieri di spiaggia (Sabbie di Serracapriola) e, infine, a depositi continentali di ambiente alluvionale (Conglomerati di Campomarino). Lo studio stratigrafico in termini sequenziali ha definito cinque sequenze deposizionali: Qm, Qm1, Qc1, Qc2 e Qc3. I depositi di offshore sono rappresentativi della sequenza Qm (Piacenziano sup. - Santerniano, intervallo cronologico attribuito in base alle analisi biostratigrafiche). Il contatto stratigrafico con la sequenza Qm1 è definito da una angular unconformity, riconosciuta a livello regionale, di età emiliana, che suggerisce la presenza di uno hiatus deposizionale. La sequenza Qm1 (Siciliano) è costituita da depositi di transizione e costieri e distinta in due unità: una inferiore (offshore transition) e una superiore che rappresenta un corpo di spiaggia progradante. La sedimentazione continentale è rappresentata dalle sequenze Qc1 e Qc2 (Pleistocene inferiore - Pleistocene medio) e dalla Qc3 (Pleistocene medio - Olocene). La successione mostra forti analogie con i depositi presenti lungo il margine appenninico centro-settentrionale. I contatti stratigrafici tra le sequenze “continentali” e quelli con la sequenza Qm1 sono rappresentati da una lieve discordanza angolare. Sono state identificate quattro fasi tettoniche. La prima (Pliocene superiore) controlla la sedimentazione della sequenza Qm. La seconda fase (emiliana) determina un primo forte sollevamento e basculamento della sequenza Qm, con la formazione dei primi paesaggi d’erosione. La fase tettonica successiva (Pleistocene inferiore finale-Pleistocene medio), che segue una fase di relativa stasi tettonica durante la quale avviene la deposizione delle sequenze Qm1 e Qc1, determina il sollevamento ed il basculamento della successione e la formazione delle prime superfici di erosione preservate (I ordine, 370-250 m). Ne consegue la deposizione della sequenza Qc2 con la formazione delle paleosuperfici di II ordine e delle valli asimmetriche. La quarta e ultima fase tettonica (Pleistocene medio) determina il sollevamento finale di tutta la successione e l’attuale conformazione delle valli. In questa fase comincia la deposizione dei depositi della sequenza Qc3. I tassi di uplift stimati e validi almeno per tutto il Pleistocene medio sono compresi tra 0,1 mm/a e 0,25 mm/a. The geological, stratigraphical and geomorphological study of the coastal sector between the Trigno and Fortore rivers allowed to investigate on the Quaternary evolution of the Plio-Pleistocene Apennine foredeep. Specifically, stratigraphical and sedimentological characteristics of the Plio-Pleistocene succession and its tectono-sedimentary and geomorphological evolution were reconstructed. A detailed stratigraphical and facies analysis of the succession allowed to define the stratigraphic setting and the related depositional environments. The vertical overlay of facies (offshore, offshore transition, lower shoreface, upper shoreface, foreshore, backshore, mouth bar, alluvial fan, braided plain e flood plain) evidences a clear regressive trend from open marine to alluvial depositional systems. This trend is confirmed by palaeoecological data which display the vertical transition from circalittoral to infralittoral depositional setting of open marine deposits. The latter open marine deposits are represented by clayey terrains (Argille di Montesecco), while the offshore transition and nearshore deposits refer to the Sabbie di Serracapriola formation. Finally the continental deposits were related to the Conglomerati di Campomarino formation. The performed sequence stratigraphy analysis allowed to identify five depositional sequences: Qm, Qm1, Qc1, Qc2 and Qc3. Qm (Late Piacenzian-Santernian age) is represented by offshore deposits. The stratigraphic boundary between the Qm and the Qm1 sequences is characterized by a regional angular unconformity of Emilian age, which suggests that a stratigraphic hiatus separates the two sequences. The Qm1 sequence (Sicilian age) is established by two units: a lower one represented by offshore transition deposits and an upper one represented by a wide spectrum of littoral deposits, forming a peculiar progradational beach sequence. The “continental” sequences Qc1 and Qc2 (early Pleistocene-middle Pleistocene age) and Qc3 (middle Pleistocene-Holocene are made up of alluvial deposits. The stratigraphic boundary between these “continental” sequences and the other sequences is marked by a gentle angular unconformity. The stratigraphic framework displays strong similarities with the stratigraphic framework being reported for the northern and the central sectors of the Apennine (periadriatic) foredeep. Four tectonic phases were identified. The first one (Late Pliocene) controlled the deposition of the Qm sequence. The second one (Emilian age) produced an important uplift and tilting of the Qm sequence and the formation of the first erosion surfaces. The third one (Late Lower Pleistocene-Middle Pleistocene) was preceded by a phase of relative tectonic stability during which the deposition of the Qm1 and Qc1 sequences occurred. This tectonic phase caused a further tilting and uplift of this sector and the formation of the erosion surfaces which are the oldest ones preserved in the study area (I order, 370-250 m). After this phase, the deposition of the Qc2 sequence occurred. The fourth and last tectonic phase produced the final uplift of the area, the formation of asymmetric valleys and the sedimentation of the Qc3 sequence. The estimated uplift rates, valid at least for the Middle Pleistocene are comprised between 0.1-0.25 mm/yr. Dottorato di ricerca in Ambiente e Territorio (XXII ciclo)
Databáze: OpenAIRE