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Commento a margine della sentenza della Corte di giustizia del 16 dicembre 2021 (C-203/20) ove, nell'ambito della potenziale emissione di un Mandato di arresto europeo (MAE), il Giudice europeo è stato chiamato ad esprimersi anche in tema di ne bis in idem. Dopo aver analizzato la pronuncia della Corte, la vicenda processuale oggetto di rinvio pregiudiziale e la giurisprudenza di Lussemburgo relativa alla nozione di "decisione definitiva", si evidenzia come nel caso di specie si avesse a che fare con la declinazione domestica del divieto di bis in idem e come, conseguentemente, sarebbe stato auspicabile un esplicito riferimento alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo in tema di art. 4 Prot. n. 7 Cedu. |