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El presente trabajo se basa sobre el fenómeno de los asentamientos hipogeos y su importancia como testimonios de una intensa relación entre el hombre y su entorno, así como de historias y civilizaciones antiguas que han caracterizado intensamente el territorio de la cuenca mediterránea creando paisajes espectaculares que se pueden definir como paisajes hipogeos. El motivo fundamental de esta investigación es conocer sobre un paisaje particular, el Hipogeo, en cuanto testimonio de una intensa realción entre el hombre y el ambiente con el pasar de los siglos; esta relación, a veces muy difícil, ha permitido al hombre desarrollar estrategias de supervivencia y adaptación en su entorno y por lo tanto lo han llevado a modificar el territorio de manera que pudiera obtener el mayor beneficio de las características físico-ambientales de la zona sin alterar los equilibrios naturales. En toda la cuenca Mediterránea la relación del hombre con el subsuelo es muy evidente y ha creado paisajes llenos de hoyos. Sin dudas, del análisis de este fenómeno se puede afirmar que existe un paisaje hipogeo característico de toda la cuenca Mediterránea, testimonio de un modo de vivir diferente respecto a lo ordinario, que se introduce muy bien en las características típicas del paisaje mediterráneo. Entre los sitios rupestres localizados en el área mediterránea muchos se conocen a nivel mundial, mientras muchos otros constituyen un tejido de centros menores sin ser estudiados todavía detalladadamente en cuantos considerados señales de una civilización escondida y poco visible, realizada por gente pobre que hasta hoy no ha sido de interés para los investigadores. Éste es el caso del paisaje hipogeo de la región Molise. En Molise, como en otras partes del Mediterráneo, el fenómeno de los asentamientos hipogeos ha sido considerado en un contexto paisajístico regional que es típicamente rural. El problema mayor es que si se sigue sin explorar y dentro de lo posible de la investigación científica estas huellas importantes del paisaje y la historia de las poblaciones locales se corre el riesgo de perder el patrimonio hipogeo presente en la región. Después de haber localizado numerosos sitios rupestres algunos de ellos han sido localizados para que pudieran ser representativos del fenómeno dentro de la región y para llegar a la determinación de una metodología de investigación y de análisis del paisaje hipogeo, experimentada en las áreas tipo, que también podrá ser utilizada para analizar el restante patrimonio hipogeo de la región realizando así un geodatabase con todas las informaciones relativas a este patrimonio que no puede y no tiene que ser estudiado sólo por los espeleólogos pero también por los que se ocupan de paisaje y de la salvaguardia del patrimonio histórico y cultural. La ricerca mira ad analizzare e comprendere il paesaggio ipogeo del Molise nel confronto con altre realtà del Mediterraneo. Solo alcune ricerche sono state effettuate per quanto riguarda le strutture sotterranee del Molise e solo pochi studi di carattere organico sono stati condotti sul fenomeno troglodita nel bacino del Mediterraneo. L’utilizzo del sottosuolo per uso civile e residenziale da parte dell’uomo è stato, in primo luogo, condizionato dal tipo di ambiente, mentre d’altra parte, è stato la causa di alcuni cambiamenti dell’ambientale stesso. L’utilizzo del sottosuolo per uso civile e abitativo da parte dell’uomo è stata, da una parte, una conseguenza della tipologia di ambiente in cui questo si è trovato a vivere e, dall’altra, la causa che ha portato a diverse modificazioni, anche se ad uno sguardo superficiale non visibile, dell’ambiente originale. La storia dell’umanità è strettamente legata alle strutture ipogee e allo sfruttamento del sottosuolo. L’uomo, infatti, ha sempre avuto un rapporto privilegiato col sottosuolo, fin dagli albori della sua civiltà. Diverse sono le cause che hanno indotto l’uomo a trovare riparo nel grembo della terra, tra cui si può elencare la necessità di un rifugio protetto, il culto, il seppellimento dei morti, la possibilità di sfruttare le risorse del sottosuolo, la necessità di avere ambienti adatti alla conservazione di derrate alimentari, la necessità di avere ambienti adatti alla conservazione dell’acqua e la necessità di avere strutture adeguate per l’approvvigionamento idrico. La geologia è un fattore determinante per lo sviluppo di tali insediamenti: le zone caratterizzate dalla presenza di tale tipologia insediativa sono caratterizzate da rocce tenere e compatte facilmente scavabili. Gli uomini ben presto si resero conto che scavare una città era più economico che costruirla all’aperto, soprattutto dove scarseggiavano materie prime come il legno. Questa tipologia di insediamento, a causa della sua mimetizzazione nella natura, assicurava una maggior difesa dai nemici e garantendo protezione dalle condizioni atmosferiche. In questo modo non si veniva ad occupare terreno prezioso sfruttabile per l’agricoltura. Questo patrimonio ipogeo è esteso in tutto il bacino del Mediterraneo dall’Algeria, al Marocco, alla Tunisia, dalla Cappadocia alla Macedonia, dalla penisola Iberica all’Italia Meridionale. La maggior parte delle popolazioni, dai primi cristiani, ai romani, agli etruschi, che hanno abitato i territori del bacino del Mediterraneo hanno presto imparato a sfruttare una risorsa importante come quella del sottosuolo. All’interno della presente ricerca è stato effettuato anche il confronto con altri paesaggi ipogei nazionali ed esteri all’interno del bacino del Mediterraneo, come Matera (Italia), Granada, Guadix e Freila (Spagna), soprattutto in termini di gestione e conservazione di tali patrimoni di storia e cultura. Questa ricerca si propone di comprendere e catalogare questo patrimonio che è la prova della cultura contadina che ha caratterizzato la regione. La ricerca mira inoltre alla realizzazione di un GIS per il paesaggio ipogeo che potrà essere di supporto alla realizzazione di ipotesi per la gestione, la protezione e la valorizzazione delle strutture ipogee del Molise, al fine di implementare lo sviluppo sostenibile del territorio rurale molisano. In conclusione il presente documento ha tentato di definire alcune indicazioni per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio ipogeo del Molise in modo che questo possa rimanere testimonianza di un modo di vivere che ha da sempre posto l’uomo in relazione con l’ambiente circostante e che ha modificato il paesaggio che noi oggi percepiamo. La conservazione di paesaggi che testimoniano la storia del nostro paese risulta di notevole importanza in questo tempo in cui molti hanno perso le proprie radici e le proprie origini. The research aims to understand the hypogean landscape of Molise in comparison with other Mediterranean reality. Little research has been undertaken regarding the underground structures of the Molise and only a few studies have been performed on the underground phenomenon in the Mediterranean basin. The use of subsoil for civil and residential use by the man was, first, a consequence of the type of environment in which he was living, and on the other hand, was the cause of several changes to the original environmental, although that change is not visible at a first glance. Human history is closely linked to hypogean structures and the exploitation of the subsoil. Man, in fact, has always had a privileged relationship with the underground, since the dawn of civilization. Several causes led man to take shelter in the womb of the earth, such as the need for a protected shelter, cult use, the need to bury the deceased, the exploitation of subsoil resources, the need for suitable environments for food conservation, the need for suitable environments for water conservation and water supply. The geology is a determining factor in the development of these settlements: the areas, affected by the presence of this type of settlement, are characterized by rocks that are soft and compact and easy to excavate. Man soon realized that excavating a city was cheaper than building one, especially where raw materials like wood were scarce. This type of settlement was camouflaged by nature and insured greater protection from enemies and from atmospheric conditions. This hypogean heritage extends throughout the Mediterranean area from Algeria, to Morocco and Tunisia, from Cappadocia to Macedonia, from the Iberian peninsula to Southern Italy. Most populations, from the Etruscans, to the Romans and early Christians, who inhabited the lands of the Mediterranean basin soon learned to exploit such an important resource as the subsoil. The presence of these settlements in some Molise villages has marked not only the place’s history and culture but also the agricultural landscape; in this landscape, these signs are still legible and it is necessary to analyze them. The research was implemented also the comparison with other national and foreign hypogean landscape of the Mediterranean basin such as Matera (Italy), Granada, Guadix and Freila (Spain), especially in terms of management and conservation of these history heritages. This research aims to understand and catalogue this heritage which is evidence of the peasant culture which has characterised the region. The research also aims to create a Geographical Information System. The hypogean landscape GIS will support the management, protection and ideas for re-use of the structures in order to set up the sustainable development of the rural territory. This paper will attempt, in conclusion, to indicate some guidelines for the conservation and valorization for the Molise hypogean heritage so that it can be witness to a way of life that has always placed the man in correlation with the environment and that has changed the landscape. The conservation of landscapes that bear witness to the history of our country has a considerable importance in this period when many of us have lost their roots and their origins. Dottorato di ricerca in Analisi e valorizzazione del paesaggio (XXII ciclo) |