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Il presente articolo si focalizza su un documento cartografico antico, ovvero la Tabula Rogeriana del cartografo arabo Al-Idrīsī. L'attività di questo studioso per cui è maggiormente ricordato, si svolse però a Palermo, presso la corte del re normanno Ruggero II per il quale realizzò un grande mappamondo su tavola d’argento ed un ampio compendio geografico corredato a sua volta da numerose carte conosciuto con il nome di “Il Libro di Re Ruggero” completato nel 1154. Partendo da questo prezioso documento cartografico e da una sua riedizione manoscritta del XIV secolo, lo studio vuole analizzare le fonti cartografiche e la conoscenze geografiche di Al-Idrīsī, con particolare riguardo ai territori della Spagna atlantica, una terra per secoli contesa tra due culture: quella araba e quella cristiana. In questa regione del lembo più occidentale d'Europa, sin dal XI secolo si radicò un profondo spirito religioso che dide vita ad una delle vie di pellegrinaggio più importanti della Cristianità: il Cammino di Santiago. L'analisi, oltre a far emergere le tracce del "Camino francés" nel documento cartografico manoscritto, si completa con uno studio comparativo dei toponimi arabi medioevali e la loro trasposizione nei nomi moderni. |