Le Ghost Towns di Aquilonia, Melito Irpino, Conza della Campania e Romagnano al Monte tra dissesti idrogeologici e terremoti
Autor: | Sabina Porfido, Efisio Spiga, Giuliana Alessio, Rosa Nappi |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2021 |
Předmět: | |
Zdroj: | Ghost Cities: le città fantasma, tra storia e geologia., Roma, 16.12.2021 info:cnr-pdr/source/autori:Sabina Porfido, Efisio Spiga**, Giuliana Alessio, Rosa Nappi/congresso_nome:Ghost Cities: le città fantasma, tra storia e geologia./congresso_luogo:Roma/congresso_data:16.12.2021/anno:2021/pagina_da:/pagina_a:/intervallo_pagine |
Popis: | Nell'Appennino meridionale l'abbandono di alcuni centri abitati è direttamente riconducibile da un lato, al ripetersi di eventi sismici distruttivi con I> IX MCS, avvenuti negli ultimi secoli, e dall'altro, alla presenza di estesi fenomeni di dissesto idrogeologico. E' il caso di Aquilonia e Melito Irpino in provincia di Avellino, che a seguito dei terremoti del 1930 e del 1962 sono stati abbandonati per le condizioni di instabilità e danneggiamento, per essere poi ricostruiti in aree geologicamente più sicure. Di Aquilonia vecchia, l'antica Carbonara, restano i ruderi a testimonianza dell'antico assetto abitativo, tra l'altro più volte oggetto di interventi di riqualificazione mai del tutto definitivi. Di Melito Irpino, inserito sin dal secolo scorso tra gli abitati da consolidare, e più volte danneggiato dai terremoti, oggi è visibile solo il castello e la chiesa dell'Addolorata, che versano in uno stato di avanzato abbandono e degrado. Livelli di danneggiamento elevati e condizioni geologiche sfavorevoli, allo stesso modo, hanno determinato l'abbandono di Conza della Campania e di Romagnano al Monte a seguito del sisma del 1980, e la ricostruzione in altro luogo. A Conza della Campania, il terremoto distrusse il 90% delle abitazioni danneggiando gravemente le restanti (X MCS), oggi il vecchio paese è diventato parco archeologico grazie al ritrovamento di numerosi resti dell'antica Compsa romana, visitabile grazie all'impegno dei volontari della locale Pro Loco. Romagnano al Monte ubicato su di uno spettacolare crinale a picco sulle gole del fiume Platano, fu evacuato e abbandonato soprattutto a causa del diffuso danneggiamento (VIII-IX MCS), oggi quel che resta rappresenta un fermo immagine a 41 anni fa: un paese fantasma visibile per lo più solo da lontano. Quattro paesi ricchi di "memoria" da rivalutare per un turismo sostenibile |
Databáze: | OpenAIRE |
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