Impatto delle acque arsenico ferruginose in Valle Anzasca (Alpi Centrali) sul fitobentos
Autor: | Guerrieri N., Lami A., Marchetto A., Morabito G., Scaglioni L. |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2017 |
Předmět: | |
Zdroj: | XV giornata mondiale dell'acqua "Grado di inquinamento naturale di acque e suoli in Italia", pp. 111–114, Roma, 20 marzo 2015 info:cnr-pdr/source/autori:Guerrieri N., Lami A., Marchetto A., Morabito G., Scaglioni L./congresso_nome:XV giornata mondiale dell'acqua "Grado di inquinamento naturale di acque e suoli in Italia"/congresso_luogo:Roma/congresso_data:20 marzo 2015/anno:2017/pagina_da:111/pagina_a:114/intervallo_pagine:111–114 |
Popis: | In Valle Anzasca esistevano diverse miniere ormai dismesse. Da una di queste, la Miniera dei Cani (miniera aurifera localizzata a 1475m nel comune di Vanzone con San Carlo) si originano acque termali fredde arsenico ferruginose estremamente ricche in metalli, in particolare arsenico (Quaranta and Mosello, 1995), simili a quelle utilizzate nel centro termale di Levico, nella Alpi Orientali, per cure dermatologiche. Il sito oggetto dello studio è stato il torrente Rio Rosso, che riceve le acque termali della miniera, con prelievi a 600m di altitudine e poco prima della sua foce nel torrente Anza. |
Databáze: | OpenAIRE |
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