TOMOGRAFIA SISMICA MARINA MULTICANALE AD ALTA RISOLUZIONE: ESEMPIO DI APPLICAZIONE PRESSO IL 'PORTICCIOLO DELLA TONNARA', CAPO GRANITOLA (TP)

Autor: Punzo Michele (1), Di Fiore Vincenzo (1), Cavuoto Giuseppe (1), Tarallo Daniela (1), Pelosi Nicola (1), Tranchida Giorgio (2), Mazzola Salvatore (2)
Jazyk: italština
Rok vydání: 2014
Předmět:
Zdroj: GNGTS-Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida-33° Convegno nazionale, Bologna, 25-27 Novembre 2014
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Popis: Le zone di transizione marino-costiere, le aree alluvionali o vulcaniche sono generalmente caratterizzate dalla presenza di terreni sciolti e forti variazioni geometriche latero-verticali, che si ripercuotono sul campo di velocità del sottosuolo in questi casi estremamente variabile. La tomografia sismica multicanale a rifrazione è una tecnica di prospezione sismica che permette di definire un modello bi-dimensionale del sottosuolo, grazie l'individuazione delle anomalie di velocità di propagazione delle onde sismiche. Questa metodologia possiede un potere risolutivo nettamente superiore agli altri metodi convenzionali a rifrazione (es: Metodo Reciproco Generalizzato (GRM), metodo del tempo di ritardo (delay time), metodo del tempo intercetto), i quali si basano su un modello di sottosuolo costituito da strati regolari e con proprietà elastiche costanti, e che di conseguenza risultano inadeguati quando si è in presenza di forti variazioni laterali della velocità o inversioni di velocità con l'aumentare della profondità, cioè in presenza di situazioni geologicamente complesse. Il metodo sismico multicanale a rifrazione, grazie alla sua versatilità, è uno dei metodi geofisici più comunemente utilizzati per l'esplorazione del sottosuolo. Tale tecnica permette, infatti, di ricostruire in maniera dettagliata le morfologie sepolte e definire la presenza di eventuali discontinuità in sottosuolo (faglie, fratture). La tomografia sismica viene ampiamente adoperata a terra a scopi ingegneristici; invece in mare ha un'applicazione limitata, in particolare nelle zone costiere e di transizione come porti, lagune e baie. Recentemente, è stato dimostrato che le indagini sismiche a rifrazione in ambiente marino superficiale, possono fornire contributi importanti per la caratterizzazione degli strati del sottosuolo in termini di spessore e di velocità delle onde compressive VP (Whiteley&Stewart, 2008). La velocità delle onde P, infatti, è legata alla rigidità dei materiali e costituisce, quindi, un parametro importante per individuare il bedrock sismico ed i rapporti stratigrafici tra questo ed i sedimenti di copertura. La ricostruzione accurata del tetto della morfologia del bedrock sismico e quindi la valutazione della variazione degli spessori delle unità più superficiali è indispensabile nei progetti inerenti lo sviluppo di un'area portuale come ad esempio la costruzione di ponti o banchine e soprattutto nella stima degli interventi di dragaggio e ripascimento (MacGergor et al., 1994, Young Ho Cha et al., 2003). Al fine di dimensionare un intervento di dragaggio da eseguirsi nello specchio d'acqua del "Porticciolo della Tonnara" di Capo Granitola, a Campobello di Mazara (TP), l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del CNR di Napoli ha eseguito un test di sismica marina multicanale a rifrazione. Sono stati realizzati 4 profili sismici, di cui tre seriati e paralleli alla costa ed incrociati da un quarto profilo, al fine di ottenere dati di tomografia sismica da elaborare mediante tecniche 2D e 3D. L'indagine ha interessato la fascia batimetrica compresa tra -1 e -3 metri e ha previsto il posizionamento di un cavo idrofonico d'acquisizione (bay-cable) direttamente sul fondale del porticciolo allo scopo di elaborare modelli di velocità bidimensionale delle onde P ed S.
Databáze: OpenAIRE