Età Romana. Il santuario di età tardo-repubblicana: l'analisi dei cocciopesti
Autor: | Fenzi F., Guerriero P., Peruzzo L. |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2016 |
Předmět: | |
Zdroj: | Archeologia e storia sul Monte Castelon di Marano di Valpolicella, edited by BRUNELLA BRUNO, GIOVANNA FALEZZA, pp. 145–148, 2016 info:cnr-pdr/source/autori:Fenzi F., Guerriero P., Peruzzo L./titolo:Età Romana. Il santuario di età tardo-repubblicana: l'analisi dei cocciopesti/titolo_volume:Archeologia e storia sul Monte Castelon di Marano di Valpolicella/curatori_volume:BRUNELLA BRUNO, GIOVANNA FALEZZA/editore:/anno:2016 |
Popis: | Tra i reperti del tempio di Minerva esaminati, il cordolo mostra l'aspetto estetico e le proprietà microstrutturali di un cocciopesto da rivestimento (impiegato come intonaco), mentre la pavimentazione, molto eterogenea sia su scala macroscopica che microscopica, è un cocciopesto più grossolano, con funzione decorativa e semi-strutturale. I reperti sono ricchissimi di informazioni chimiche, petrografiche, geologiche e tecnologiche data la probabile compresenza di due differenti materiali idraulici: il cocciopesto (sia fine, che grossolano) e la malta bianca del cordolo, realizzata con un materiale vulcanico parzialmente vetroso, quasi certamente di provenienza locale. I cocci impiegati per la pavimentazione e il cordolo della cella del tempio di Marano (ambiente B), sono frammenti di vasellame e non di mattoni, secondo le raccomandazioni delle coeve fonti scritte8. Ulteriori indagini spettroscopiche, quali la risonanza magnetica in stato solido (MAS-NMR dei nuclei 27Al e 29Si) e la microscopia FT-IR permetteranno di individuare e caratterizzare la componente idraulica costituente i leganti, oltre a quella idraulicamente attiva contenuta nei "cocci" e nelle altre materie prime impiegate. La composizione dei frammenti fittili individuati nella pavimentazione è compatibile con una produzione locale, ma non si può escludere - laddove sono presenti clasti di rocce vulcaniche - la presenza di manufatti di importazione. In conclusione, le indagini condotte hanno fornito informazioni sul tipo di materiali utilizzati per la realizzazione del cocciopesto e delle malte nel tempio di Minerva e sulla loro possibile provenienza. I dati raccolti già indicano come esso sia un bellissimo esempio di adattamento e ottimizzazione della cultura materiale romana ad uno specifico contesto storico-geografico. |
Databáze: | OpenAIRE |
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