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Il progetto nasce per rispondere a diverse necessità nell'ambito dello studio e utilizzo in applicazioni reali dei sensori per gas chemiresistivi basati ossidi semiconduttori (MOX) nanostrutturati presso l'Istituto STEMS. 1) Questi sensori, per essere utilizzati in test di laboratorio o in applicazioni reali, generalmente hanno bisogno di lavorare per un tempo più o meno lungo in funzione del sensore e del gas da rivelare, quindi necessitano di un periodo di "allenamento" alla fine del quale si raggiunge la stabilizzazione delle proprietà superficiali, quindi di quelle di sensing. Inoltre, in campagne di misure relativamente lunghe o in campo, è sempre consigliato avere più unità di sensori già stabilizzati con le stesse caratteristiche da poter utilizzare in sostituzione a quelli inizialmente designati. La presente unità è in grado di mantenere fino a 12 sensori alimentati in aria ambiente, in flusso di aria o miscela di aria e gas test. Il dispositivo è di semplice utilizzo, portatile ed economico: può funzionare sia in ambiente indoor che outdoor. 2) Costruire una unità di monitoraggio in grado di gestire un array di 12 sensori per permettere il confronto fra più tipi di sensori, durante l'impiego nelle applicazioni di interesse. Inoltre, è prevista la possibilità di far lavorare i sensori a temperatura ambiente, al fine di diminuire il consumo di energia per l'alimentazione e di poterli utilizzare anche in ambiente esplosivo, quindi escludendo il circuito riscaldatore e aumentando la conducibilità attraverso portatori fotogenerati. 3) Progettare e realizzare una elettronica modulare/scalabile, semplice, versatile ed economica, basata su piattaforma Arduino, al fine di poter realizzare direttamente e in tempi brevi presso l'Istituto prototipi, unità di monitoraggio e/o dimostratori con un numero variabile di sensori. |
