Aree portuali dismesse, identità marittima e rigenerazione urbana: i casi studio di Genova, Napoli, Trieste
Autor: | Massimo Clemente, Eleonora Giovene di Girasole |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2018 |
Předmět: | |
Zdroj: | La Città Altra. Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell'isolamento, del disagio, della multiculturalità, edited by Francesca Capano, Ines Pascariello e Massimo Visone, pp. 1455–1462, 2018 info:cnr-pdr/source/autori:Massimo Clemente, Eleonora Giovene di Girasole/titolo:Aree portuali dismesse, identità marittima e rigenerazione urbana: i casi studio di Genova, Napoli, Trieste/titolo_volume:La Città Altra. Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell'isolamento, del disagio, della multiculturalità/curatori_volume:Francesca Capano, Ines Pascariello e Massimo Visone/editore:/anno:2018 |
Popis: | Il tema delle aree dismesse assume una specifica valenza nelle città di mare dove il porto è elemento primario della storia urbana e, allo stesso tempo, luogo della dismissione produttiva. Le città di mare nascono e si sviluppano attorno al porto che ne induce la morfologia e l'identità marittima. Il porto è parte integrante della città storica, le banchine erano il luogo degli scambi commerciali e delle relazioni umane. Città e porto coincidono, sul piano funzionale e identitario, fino alla seconda metà del '900 quando l'evoluzione del trasporto marittimo causa la specializzazione e la separazione del porto dalla città. Il passaggio successivo è la delocalizzazione, in tutto o in parte, delle funzioni portuali, abbandonando al degrado ambiti urbani storici e architetture di grande qualità. Le aree portuali dismesse hanno un forte valore storico-identitario e richiedono uno specifico approccio sia nella fase conoscitiva sia nella proposizione progettuale. Casi studio: Genova, Napoli, Trieste. |
Databáze: | OpenAIRE |
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