Le ricerche del CNR ISE VB sullo zooplancton
Autor: | Marina Manca, Roberta Piscia, Anna Visconti, Nicoletta Riccardi |
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Rok vydání: | 2013 |
Předmět: | |
Zdroj: | AIOL: XXI Congresso dell'Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia: Limnologia e Oceanografia nel Terzo Millennio: nuove frontiere o assenza di frontiere?, Lignano Sabbiadoro (UD), 23-26 settembre 2013 info:cnr-pdr/source/autori:Marina Manca; Roberta Piscia; Anna Visconti; Nicoletta Riccardi/congresso_nome:AIOL: XXI Congresso dell'Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia: Limnologia e Oceanografia nel Terzo Millennio: nuove frontiere o assenza di frontiere?/congresso_luogo:Lignano Sabbiadoro (UD)/congresso_data:23-26 settembre 2013/anno:2013/pagina_da:/pagina_a:/intervallo_pagine |
Popis: | Le ricerche sullo zooplancton hanno avuto, fin dalle prime indagini sui laghi alpini, un approccio orientato allo studio dei fattori biotici e abiotici che regolano le modificazioni spazio-temporali delle popolazioni. Lo studio delle variazioni in densità, biomassa e struttura del popolamento zooplanctonico su scale temporali differenti (stagionale - pluriennale) attraverso l'analisi delle variabili demografiche ha consentito l'identificazione dei meccanismi sottesi ai cambiamenti osservati a seguito di impatti antropici (es. variazioni nello stato trofico) e di origine naturale, conseguenti ad eccezionali eventi meteo-climatici. La messa a punto di modelli matematici per analisi della dinamica di popolazione e delle reti trofiche ha contribuito alla identificazione e generalizzazione dei meccanismi di regolazione in funzione delle variabili ambientali. Basati sulle ipotesi emerse da analisi della dinamica stagionale e pluriennale in diversi ambienti, tali modelli si sono avvalsi dei risultati di esperimenti in condizioni controllate e semi-naturali che hanno permesso di ottenere stime quantitative degli effetti di singoli fattori, quali temperatura, qualità e quantità di alimento, competizione e predazione. I risultati di questi studi hanno contribuito allo sviluppo delle conoscenze sul ruolo ecologico dei diversi organismi zooplanctonici, e di come oculate manipolazioni di controllo di struttura e composizione delle reti trofiche pelagiche possano, a cascata, permettere il recupero di una buona qualità ed efficienza di funzionamento di ambienti acquatici. Tale approccio ecosistemico costituisce la base di partenza delle recenti ricerche sulla nicchia trofica tramite analisi d'isotopi stabili di carbonio e azoto in popolazioni di organismi zooplanctonici di ambienti lacustri a differente tipologia e trofia. La caratterizzazione dei segnali isotopici dei diversi taxa zooplanctonici ha permesso di ricostruire la diversità operativa del sistema, e di comprendere come le variabili abiotiche (es. temperatura) e trofochimiche (es. regime di predazione) possano influenzare l'efficienza nel trasferimento di materia, energia, e inquinanti, dai livelli più bassi a quelli più alti delle reti trofiche. |
Databáze: | OpenAIRE |
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