Identità e immagini femminili nei racconti I prigionieri di guerra di Tamara Jadrejčić

Autor: Bukvić, Ana
Jazyk: angličtina
Rok vydání: 2015
Předmět:
Popis: Tamara Jadrejčić, scrittrice di origine croata emigrata in Italia e poi negli Stati Uniti, ha pubblicato nel 2007 i racconti I prigionieri di guerra per i quali nel 2003 ha vinto il Premio Calvino. Nei sette racconti: Il bambino che non si lavava, L'abito da sposa, La poltrona rossa, Il bottino, Una questione di fiducia, Il gioco del cavallo e dei topi, La guerra di Mira Jadrejčić tematizza la guerra serbo-croata degli anni Novanta del Novecento. Nel nucleo dei racconti si trovano i destini crudeli vissuti sia dalle intere famiglie, che dai singoli individui per i motivi di guerra. È da supporre che l’autrice sia stata motivata dalla situazione dell’esilio a esprimersi sull’inutilità della guerra cercando nelle sue protagoniste l’affermazione dei propri atteggiamenti. Il contributo s’incentrerà sull'analisi delle identità e immagini femminili delle protagoniste dei racconti I prigionieri di guerra. Nei nuclei dei racconti si trovano le donne che acquistano una funzione di testimonianza e memoria storica. Nonostante che non prendano parte in guerra direttamente, si trovano sui fronti opposti con i loro connazionali, vicini, figli e i coniughi. Le loro vite diventano i campi di battaglia psicologica e fisica. Sono i minuziosi dettagli con i quali Jadrejčić, rappresenta il loro dolore sia fisico sia psichico. Le protagoniste cercano di preservare la propria identità respingendo quella imposta dalla società. Si tratta delle donne comuni, diverse tra loro, ma attraversate dalle stesse paure, dubbi e speranze. Lo scopo del contributo è di offrire la ricostruzione delle loro identità e immagini letterarie analizzando i casi particolari dei loro rapporti con altri (per es. rapporti madre-figlio (Il bambino che non si lavava), moglie-marito (La guerra di Mira)) e poi le identità e immagini costruite nei rapporti extrafamiliari in relazione con il mondo maschile (Una questione di fiducia, L'abito da sposa). Cercheremo anche di dimostrare che la letteratura migrante non può essere considerata marginale ed esotica. La metodologia critica applicata va ricercata negli studi sull’esilio in generale, e nel modo specifico per il tema offerto, negli studi psicoanalitici e femministi.
Databáze: OpenAIRE