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Il contributo ha origine da una ricerca che si propone di recuperare e analizzare le scritture dei semicolti nei fascicoli personali relativi ad abitanti della Provincia del Carnaro che in epoca fascista erano considerati persone pericolose per la sicurezza dello stato. Tali fascicoli, all'epoca gestiti dalla Regia Questura di Fiume, operativa dal 1924 al 1945, sono oggi conservati nell'Archivio di Stato di Fiume e contengono documenti di vario genere, recanti informazioni relative alla persona sorvegliata: schede biografiche, documenti anagrafici, fotografie, reperti di perquisizione (lettere private, cartoline, stampa periodica o di propaganda, tessere) e istanze presentate dal sorvegliato in questione oppure dai suoi familiari. All’interno del materiale rinvenuto sono stati selezionati i documenti potenzialmente prodotti da scriventi semicolti, tra i quali rientrano testi di diverso tipo, quali cartoline, lettere private, richieste e denunce indirizzate alle autorità. L’obiettivo del contributo che si intende proporre è quello di presentare e descrivere il corpus di documenti analizzati e di riportarne le caratteristiche linguistiche più salienti in riferimento all’italiano popolare. L’analisi verterà altresì sull’individuazione e la descrizione di tratti linguistici considerati specifici dell’area geografica considerata, caratterizzata dalla presenza del dialetto fiumano, di matrice veneta, inserita all’interno di un contesto di vivace plurilinguismo, dominato in particolare dall’italiano e dal croato. |
