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I cambiamenti in ambito ecclesiastico nella città di Fiume nella prima metà del Novecento sono la diretta conseguenza della mutazione dell’appartenenza politica della città dopo la Grande Guerra. L’annessione all’Italia, cogli accordi tra Belgrado e Roma del 27 gennaio 1924, spianano la strada alla creazione della diocesi. Accanto a vari atti legislativi emessi dal fascismo a favore della Chiesa in epoca preconcordataria, si inserisce anche l’erezione della diocesi di Fiume, cioè l’appoggio finanziario che generosamente offrì il regime. L’erezione della diocesi, avvenuta il 25 aprile 1925, fu possibile grazie alle favorevoli condizioni ecclesiastiche e politiche. Pertanto, nella creazione della diocesi, l’interesse dell’autorità ecclesiastica e politica coincisero. Questo periodo di storia ecclesiastica fiumana, perlopiù ignorato, merita invece di venir valorizzato, senza disgiungerlo però dal delicato problema dei rapporti tra gerarchia cattolica italiana e fascismo, in fattispecie nei confronti di croati e sloveni. |