Abstrakt: |
Il presente articolo prende in esame due citazioni della preghiera finale del Fedrodi Platone (Plat., Phdr., 279B4-C8) negli Stromateisdi Clemente di Alessandria (Clem. Alex., Strom., II, 5, 22, 1 e V, 14, 97, 2). Il contesto in cui Clemente ricorre alla preghiera al dio Pan rivela come l'insegnamento socratico sia accolto e integrato all'interno del piano euristico circa la definizione della vera gnosi. In particolare, gli intrecci stoici, medio e neoplatonici inerenti la figura del saggio, nonché le urgenze sollevate dallo gnosticismo, che l'autore del presente contributo ha cercato di ricostruire, vengono orditi secondo livelli diversi di continuità e discontinuità e secondo una chiave ermeneutica tutta cristologica per cui l'unica ricchezza dello gnostico altro non è che il Logos divino, l'oro della vera gnosi. |