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Giardini e turismo, un binomio che riporta a una storia densa e articolata di relazioni ed esperienze che affondano le proprie radici in epoche lontane, secondo modalità di visita e fruizione che hanno sedimentato e definito i contorni del cosiddetto, e più recente, garden tourism. Fenomeno noto e popolare in Europa, prodotto turistico consolidato in Inghilterra e Francia, trova ancora alcune resistenze in Italia in termini di proposte sistemiche e integrate a livello territoriale, rendendo i giardini delle “comparse”, piuttosto che dei “protagonisti”, nello scenario turistico delle destinazioni che cercano tempi e modi rinnovati per attrarre, depolarizzare, destagionalizzare i propri flussi. In questa cornice, il presente contributo si interroga sulla capacità attrattiva e motivazionale dei giardini, eleggendo il caso di studio del Cusio, in Piemonte, quale campo di indagine condotta mediante un sondaggio creato ad hoc. Ciò consente di individuare richieste e percezioni dal lato della domanda turistica e possibili indicazioni da quello dell’offerta, al fine di declinare e promuovere il garden tourism nel contesto del Lago d’Orta, oggetto di indagine. Ne discende che le proposte di turismo dei giardini debbano basarsi su dati e necessità reali, che ne misurino la sostenibilità, ed essere correlate alle aspettative dei visitatori e alle potenzialità delle “risorse verdi” locali, che ne valorizzino il patrimonio. Gardens and tourism, a combinational pairing that brings back to a dense and articulated history of relationships and experiences rooted in distant epochs, according to visiting and fruition modalities that have sedimented and defined the outlines of the so-called, and more recent, garden tourism. A well-known and popular phenomenon in Europe, a consolidated tourist product in England and France, it still finds some resistance in Italy in terms of systemic and integrated proposals at a territorial level, making gardens “extras” rather than “protagonists” in the tourist scenario of that destinations looking for renewed steps and ways to attract, depolarise and de-seasonalise their flows. In this framework, the paper aims at questioning the attractiveness and motivational capacity of gardens, choosing the case study of Cusio, in Piedmont region, as the field of geographical investigation developed through a survey created ad hoc. This makes it possible to identify requests and perceptions on the tourist demand side and possible suggestions on the supply side, in order to promote the garden tourism in the context of Lake Orta, subject of the survey. It follows that garden tourism proposals have here to be based on real data and needs, which measure their sustainability, and correlate with the expectations of visitors and the potential of local “green resources”, which enhance their heritage. |