PREVALENZA DI ANAPLASMA PHAGOCYTOPHIUM IN DAINI (DAMA DAMA) E ZECCHE PROVENIENTI DA UNA RISERVA NATURALISTICA DELL'EMILIA-ROMAGNA

Autor: Veronesi F., Diaferia M., Piergili Fioretti D., GALUPPI, ROBERTA, TAMPIERI, MARIA PAOLA, BONOLI, CRISTINA
Přispěvatelé: AAVV, SCAVIA G., BABSA S., SALA M., Veronesi F., Galuppi R., Tampieri M.P., Bonoli C., Diaferia M., Piergili Fioretti D
Jazyk: italština
Rok vydání: 2008
Předmět:
Popis: I sieri di 72 daini sono stati saggiati, mediante IFI, per la ricerca di IgG anti A. phagocytophilum fissando il titolo soglia a 1/80; campioni di sangue in EDTA sono stati sottoposti ad estrazione del DNA ed a NESTED-PCR per l'amplificazione di un frammento del 16S rRNA. Parallelamente sono stati raccolti dal corpo degli animali n. 2 zecche identificate su chiave morfologica e testate per la ricerca del patogeno mediante PCR. I prodotti di amplificazione sono stati sequenziati e le sequenze confrontate con quelle presenti in Genbank. N. 20 animali (27,77%) sono risultati sieropositivi per A. phagocytophilum, con titoli compresi tra 1/80 ed 1/640 ed 11 (15,27%) hanno mostrato positività ematica alla PCR. L'analisi dei prodotti di sequenziamento ha mostrato omologia nucleotidica completa tra gli isolati ed una identità del 99% con isolati di A. phagocytophilum di origine europea. I risultati delle indagini ixodologiche hanno evidenziato una elevata presenza della specie I. ricinus (36/42 esemplari raccolti) ed hanno confermato la suscettibilità di tale specie all'infezione (3/36 positivi). Il sequenziamento degli isolati provenienti dalle zecche è ancora in fase di attuazione. I dati ottenuti supportano l'esistenza e la circolazione del patogeno nel Parco della Mesola. La definizione del ruolo del daino quale serbatoio d'infezione necessita, tuttavia, di ulteriori studi atti a rilevarne la persistente infettività. I risultati rivestono un certo rilievo in quanto rappresentano il terzo contributo scientifico finalizzato allo studio dell'infezione in questa specie animale e concorrono a definire il ruolo delle popolazioni dei selvatici quali sentinelle epidemiologiche dell'Ehrlichiosi Granulocitica nel territorio.
Databáze: OpenAIRE