L'analisi del colore in architettura: confronto dei dati ottenuti con le metodologie esistenti
Autor: | Filippo Cherubini, Maurizio de Vita, Marcello Picollo, Costanza Cucci, Lorenzo Stefani |
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Jazyk: | italština |
Rok vydání: | 2021 |
Předmět: | |
Zdroj: | Biennial of Architectural and Urban Restoration, pp. 543–547, 15/04/2021 04/05/2021 info:cnr-pdr/source/autori:Filippo Cherubini, Maurizio de Vita, Marcello Picollo, Costanza Cucci, Lorenzo Stefani/congresso_nome:Biennial of Architectural and Urban Restoration/congresso_luogo:/congresso_data:15%2F04%2F2021 04%2F05%2F2021/anno:2021/pagina_da:543/pagina_a:547/intervallo_pagine:543–547 |
Popis: | Il tema dell'analisi del colore, con particolare riferimento ai fronti edilizi in campo architettonico, è un tema di difficile approccio e racchiude in sé molteplici problematiche a oggi ancora irrisolte [1]. Nel corso degli anni si sono consolidate alcune metodologie di analisi del colore ma, soprattutto in questo campo di applicazione, tutte hanno insite svariate problematiche che un operatore durante una campagna di rilievo può incontrare; è possibile riassumere brevemente tali problematiche in: o soggettività nella percezione del colore; o diverse condizioni atmosferiche e di luce durante la campagna di rilievo; o difficoltà di rilevare il colore a causa delle caratteristiche intrinseche del materiale; o impossibilità di rilevare direttamente il colore; o errato campionamento del colore su scatto fotografico; Appare quindi evidente e necessario trovare un metodo innovativo che possa compensare e/o risolvere le problematiche sopra citate. Tra le possibili metodologie esistenti quella più adatta è l'impiego di un sistema di spettroscopia a immagine; tale tecnologia è capace di associare un'informazione spettrale ad ogni pixel dell'area rilevata e consente anche un rilievo areale a distanza. Da fine 2017 è presente in commercio una nuova camera iperspettrale, Specim IQ, che opera nell'in- tervallo 400-1000 nm con risoluzione spettrale di 7 nm [2,3]. La compattezza dello strumento, la sua facilità d'uso e l'interfaccia software per la visualizzazione e l'elaborazione dei dati in tempo reale ne suggeriscono la possibilità d'uso per lo studio di manufatti artistici e/o di superfici architettoniche in situ. Il nostro obiettivo è stato di condurre una campagna di analisi del colore su un numero limitato e se- lezionato di cortine edilizie, campionare i dati ottenuti con tutti i sistemi di rilievo ad oggi conosciuti ed utilizzati in campo architettonico (rilievo diretto con mazzetta colori, colorimetro, scatto fotogra- fico/campionamento digitale e, infine, quello proposto con camera spettroscopica) e confrontarli fra di loro al fine di valutare se è possibile considerare la metodologia proposta come valida alternativa a quella classica. |
Databáze: | OpenAIRE |
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