Uso del biochar nella coltura in vitro, come alternativa al carbone attivo

Autor: Capuana M., Di Lonardo S.
Jazyk: italština
Rok vydání: 2016
Předmět:
Zdroj: Colture In Vitro: Note di Laboratorio, SOI-Italus Hortus, edited by Micheli M., Caboni E., Lambardi M., Monticelli S., pp. 73–75. Firenze: Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI), 2016
info:cnr-pdr/source/autori:Capuana M., Di Lonardo S./titolo:Uso del biochar nella coltura in vitro, come alternativa al carbone attivo/titolo_volume:Colture In Vitro: Note di Laboratorio, SOI-Italus Hortus/curatori_volume:Micheli M., Caboni E., Lambardi M., Monticelli S./editore: /anno:2016
Popis: L'uso del carbone attivo è piuttosto diffuso nella coltura in vitro (Pan e Van Staden, 1998; Thomas, 2008); il suo impiego, infatti, è associato al miglioramento dei risultati in alcune fasi di crescita di diverse tecniche, quali micropropagazione ed embriogenesi somatica, rivelandosi di particolare utilità per numerose specie, soprattutto arboree (Bon et al., 1988; Mohamed-Yasseen, 1994; Dumas e Monteuuis, 1995; Capuana e Debergh, 1997; Andrade e Merkle, 2005; Sul e Korban, 2005; Zouine et al., 2005; Sosa-Rodriguez et al., 2014). Recentemente è stato proposto, come alternativa all'uso del carbone attivo, il biochar, prodotto ottenuto da un processo di rapida pirolisi di sostanze organiche, comprendenti anche residui di origine agricola o forestale. Il suo impiego è stato finora sperimentato quasi esclusivamente in pieno campo, con risultati di notevole interesse (Yamato et al., 2006; Chan et al., 2007; Blackwell et al., 2009; Baronti et al., 2010; Gaskin et al., 2010). Sono stati perciò avviati alcuni studi per verificare le possibilità di un suo utilizzo nella coltura in vitro (Di Lonardo et al., 2013). Si tratta di indagini preliminari in un ambito alquanto ristretto, per cui non possono ancora essere fornite indicazioni definitive circa la sua efficacia e/o convenienza; le prime osservazioni disponibili, comunque, fanno ritenere la sua utilizzazione un'alternativa possibile e promettente per diversi aspetti.
Databáze: OpenAIRE