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Solo negli ultimi anni l'aspetto esoterico-occultista del secondo futurismo fiorentino, formatosi intorno alla rivista “Italia futurista”, ha destato maggior interesse tra i critici. Anche se esso rimane prevalentmente rappresentato negli articoli e racconti pubblicati sulla rivista fiorentina tra il 1916 e il 1918, alcune opere narrative scritte e pubblicate prima della fondazione della rivista già dimostrano quanto le letture esoterico-occultiste e modelli letterari del secolo scorso (pensiamo ad un Villiers d'Isle-Adam oppure E. A. Poe) abbiano ispirato la seconda ondata del futurismo legata al capoluogo toscano. Si tratta di due romanzi definiti dai loro autori futuristi e sintetici, Retroscena di Mario Carli e Sam Dunn è morto di Bruno Corra. Nel primo, riproposto nel 1927 sotto il titolo Marvana. Mistero d'amore, l'autore, tra un interessante gioco sincronico della narratività e metanarratività, offre, oltre alla stessa trama del romanzo, il “retroscena” della sua creazione, e in modo particolare della costruzione di un personaggio “occultista” in possesso dei poteri sovrannaturali, una donna di memoria poeana (Ligeia) chiamata Marvana e del suo amante “iniziatico” Consalvo. Nel secondo, il portatore dell'elemento esoterico-occultista è il personaggio Sam Dunn i cui poteri sovrannaturali riescono a provocare, tra l'altro, un bizzarro cataclisma nella capitale delle avanguardie storiche, Parigi. Le sue gesta assumono spesso un'accezione parodiante costituendo nello stesso tempo una delle prime reazioni critiche alla moda esoterico-occultista del periodo. |